LAMPEDUSA – Il dipartimento prevenzione dell’Asp 6 di Palermo ha disposto l’indagine epidemiologica sugli appartenenti ai vigili del fuoco di Lampedusa. Verranno verificate le cause dei decessi, dei pompieri in servizio sulle Pelagie dal 2014 al 2024, con i dati contenuti nel registro nominativo delle cause di morte (Rencam).
L’intervento del sindacato
La Uilpa vigili del fuoco, di cui è segretario provinciale Antonello Di Malta, che negli ultimi anni ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ha presentato un esposto alla procura di Agrigento, ha però sempre chiesto che venga esaminato il periodo che va dal 1986 al 2024.
E questa per la sigla sindacale è “una criticità”: “Abbiamo ripetutamente denunciato l’incremento di incidenza di gravi patologie, tumori e malattie cardiache, tra i colleghi a partire dall’installazione dei radar vicino alla sede aeroportuale dei vigili del fuoco, radar che hanno operato dal 1986 al 1998. È insufficiente, e privo di criterio, richiedere i nominativi del personale in servizio soltanto negli ultimi 10 anni – scrive Di Malta – considerando che tra i colleghi già a partire dagli anni Novanta sono certificati casi di decessi o di gravi patologie. Chiediamo che il registro dei nominativi del personale in servizio da inviare all’Asp copra il periodo 1986-2024″.
La Uilpa ha evidenziato però anche una “seconda criticità”. “Il ricorso al registro nominativo delle cause di morte riteniamo non costituisca strumento adeguato. Anche in presenza di gravi patologie (neurologiche, oncologiche, cardio-circolatorie), l’indicazione della causa di morte non riporta spesso alcun riferimento alla patologia principale, limitandosi a indicare la causa ultima del decesso”, spiega il segretario provinciale della Uilpa.