PALERMO- E venne il giorno in cui anche gli altri si accorsero, con maggiore consapevolezza, della siccità siciliana.
La siccità sul ‘New York Times’
Se ne sono accorti, per esempio, all’estero. La a siccità siciliana ha ottenuto, a caro prezzo per chi la soffre, la ribalta sul New York Times: “Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d’acqua, l’isola teme ora di perdere anche i turisti”, ha titolato il quotidiano americano.
“Siamo costretti a sacrificare i danni all’agricoltura, ma dobbiamo cercare di non far danni al turismo perché si peggiorerebbero ulteriormente le cose”, ha detto Salvo Cocina, capo della protezione civile regionale. L’ammissione implicita di un dramma che sembra oltre il livello di guardia.
L’emergenza secondo Salvini
La situazione che riguarda la siccità in Sicilia “rappresenta un’emergenza nazionale per la quale stiamo mettendo in campo ogni azione utile a superare criticità emerse ed evidenti da anni”. Sono affermazioni del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che, oggi, ha risposto a un question time alla Camera.
“La siccità che affligge la Sicilia finisce anche sui maggiori quotidiani internazionali dal NY Times al Guardian. Una emergenza mai vista, con laghi prosciugati, acqua razionata, animali assettati, agricoltura e zootecnia allo stremo e gravi conseguenze anche sul turismo e all’economia. Non ne possiamo più di sentire sempre la stessa storia: stiamo insediando la cabina di regia, ci sarà un tavolo tecnico. Non c’è più tempo: i siciliani non possono più aspettare”. Così incalza il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. Servirà la rappresentazione scenica del problema a risolverlo?
La rabbia di Coldiretti
“Benvenuti nella fabbrica delle illusioni – mette nero su bianco Coldiretti Sicilia – in cui si annunciano lavori che neanche i progettisti sanno quando saranno ultimati, mentre le piante muoiono e il dramma in campagna continua. È il caso dei lavori nel lago di Lentini che dopo mesi di test non sono ancora finiti col risultato che oggi si fanno prove con spreco di acqua”.
“Ogni giorno assistiamo a proclami di milioni e milioni di euro, progetti da avviare, altri da concludere – aggiunge Coldiretti – col risultato che c’è un inizio ma mai la fine”.
Un altro giorno di incendi
E siccome le piaghe non vengono mai da sole, ecco un altro giorno caldissimo da raccontare. Sono dodici gli incendi divampati in Sicilia che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile con l’ausilio dei mezzi aerei. Tre nella provincia di Agrigento, due a Catania, 4 a Enna, 2 a Palermo e uno a Trapani.
Nell’Agrigentino i roghi sono stati appiccati a Ribera in contrada Ponte Verdura, a Casteltermini in contrada via di Mezzo, a Cianciana in contrada Balata. Nell’Ennese, incendio nel capoluogo (contrada Furma), a Piazza Armerina in contrada Cozzo Candiglia e in contrada Vallone Seminara e in contrada Piano Cannata.
Nel Palermitano a Carini in contrada Cozzo Pisciatore, e nel capoluogo. Incendi anche nel Catanese: a Castiglione di Sicilia in contrada Tronco Ganzerra, e nel capoluogo in contrada Passo Cavaliere. Nel Trapanese a Castelvetrano in contrada Piana Canale.