CATANIA – Etna di nuovo in eruzione: un’attività stromboliana è stata registrata dall’Ingv di Catania, attraverso immagini del sistema di videosorveglianza, al cratere Voragine. Le osservazioni degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, sono però limitate a causa delle nuvole sulla cima del vulcano.
Il modello previsionale di dispersione dell’eventuale nube vulcanica, si legge in una nota dell’Ingv, indica la direzione Sud-Est. Una sequenza di eventi sismici e infrasonici associati ad attività esplosiva è stata registrata per circa 15 minuti, dalle 13.44 alle 14 circa. Gli eventi maggiormente energetici sono stati registrati alle 13.54.
Eruzione dell’Etna: le misurazioni
Un repentino incremento dell’ampiezza media del tremore ha accompagnato l’attività stromboliana, raggiungendo valori alti e successivamente, alla fine del fenomeno, si è osservata una tendenza al rientro dei parametri sui valori precedenti (medio-bassi). Quella di oggi è la quinta eruzione stromboliana del mese di luglio.
Il centroide delle sorgenti del tremore, si legge ancora nella nota, è localizzato in un’area compresa tra il cratere Voragine e quello di Sud Est, a una quota di circa 2.800 metri. Gli eventi infrasonici risultano localizzati al cratere Voragine. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni Gnss e clinometrica non mostrano variazioni significative.