Isola pedonale di Castello Ursino, la raccolta firme e il referendum

Isola pedonale al Castello Ursino, via alla raccolta firme per il referendum

Le associazioni in piazza: "Ma non siamo contro le pedonalizzazioni"

CATANIA – Ci tengono a specificarlo: non sono contro le pedonalizzazioni e le zone a traffico limitato. Sono, però, contro la pedonalizzazione di piazza Federico di Svevia, a Castello Ursino. Tanto che hanno organizzato una raccolta firme per abrogare l’ordinanza che la istituisce.

Le organizzazioni promotrici del referendum sulla zona pedonale di Castello Ursino sono Catania Più Attiva, Pro Italia Catania, l’Associazione siciliana etneo persone svantaggiate e invalide. Il referendum è stato ideato dell’autore di Cronache catanesi Giuseppe Ferrara. All’iniziativa ha aderito anche il Movimento popolare catanese.

“Un referendum sull’amministrazione”

Lo scorso giovedì le associazioni hanno ricevuto dall’amministrazione comunale i moduli vidimati per la raccolta di firme e sono subito scese in piazza. Ora hanno tempo per raccogliere le firme del 3 per cento degli aventi diritto al voto, ovvero circa 7 mila catanesi.

“Noi però puntiamo a 8 – 10 mila”: a parlare del referendum è Santo Musumeci, presidente di Catania Più Attiva. Che punta a un grosso risultato anche perché, dice, durante il primo giorno di raccolta ha registrato un buon entusiasmo da parte dei cittadini.

“Abbiamo colto un grande entusiasmo – racconta Musumeci – c’è una buona parte della città contraria alle pedonalizzazioni che definiremo, tra virgolette, selvagge. Persone che vogliono dire la propria anche sull’operato del sindaco Enrico Trantino, una sorta di referendum sull’amministrazione dopo un anno e mezzo dall’elezione”.

Il referendum però, tecnicamente, è per abrogare l’ordinanza numero 97 del 3 maggio scorso, che istituisce la zona pedonale intorno a Castello Ursino. Musumeci dice che l’istanza di referendum potrebbe essere ritirata, se l’amministrazione abrogasse subito l’ordinanza.

L’isola pedonale di Castello Ursino

“Non siamo contro la pedonalizzazione – dice Musumeci – ma contro la pedonalizzazione fatta in questo modo”. La proposta delle associazioni è di istituire un tavolo di concertazione tra amministrazione e associazioni e attività commerciali, per giungere a un compromesso su come gestire l’area pedonale intorno a Castello Ursino.

Il problema più grande per i promotori del referendum è proprio quello delle attività commerciali e del tessuto economico della zona. “In questi quattro mesi di zona pedonale – dice Musumeci – ristoratori, elettrauto e altri commercianti hanno lavorato sì e no per un paio di giorni. Vista anche la presenza di iniziative come quella dei Busters decise dall’amministrazione e non da chi vive la zona”.

Musumeci ipotizza un eccessivo isolamento della zona dopo l’istituzione dell’isola pedonale di Castello Ursino: “Temiamo che con l’accorciarsi delle giornate la piazza si svuoti e ci sia una recrudescenza della violenza. In più, i quartieri intorno alla piazza sono già isolati: ci sono otto varchi elettronici e i parenti di chi vive lì hanno preso multe per essere andati a trovare i propri cari”.

Le associazioni programmano di fare banchetti per la raccolta di firme per tutto l’autunno e i primi mesi del prossimo anno. Le prossime domeniche saranno in piazza Nettuno, a piazza Stesicoro e a piazza Federico di Svevia, poi saranno con un presidio fisso ogni sabato a piazza Stesicoro.


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