PALERMO – Pronti a partire gli interventi di restauro dei mosaici della Cappella Palatina: sono stati consegnati nella mattina di martedì 17 dicembre all’impresa appaltatrice Lithos restauri di Venezia i lavori di messa in sicurezza e controllo conservativo della Cappella del Palazzo dei Normanni.
I lavori sono stati progettati dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo e finanziati dal Fondo edifici culto del Ministero dell’Interno, proprietario dell’immobile, per un importo di 1,1 milioni di euro.
La delicata operazione di restauro, avviata in virtù del protocollo d’intesa esistente tra la Regione Siciliana e il Ministero dell’Interno, sarà interamente curata dalla Soprintendenza di Palermo, guidata da Selima Giuliano, in accordo con l’assessorato regionale dei Beni culturali, e durerà 365 giorni.
Il restauro
Presenti alla consegna dei lavori il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, la soprintendente di Palermo Selima Giuliano, il parroco della Cappella Palatina monsignor Michele Polizzi, Elvira Boglione dell’impresa Lithos restauri.
“Siamo orgogliosi di offrire la competenza e la professionalità dei progettisti della nostra amministrazione regionale per il recupero di uno dei beni architettonici più belli di Palermo”, afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“Grazie a una importante collaborazione interistituzionale – dice ancora Schifani – sarà possibile tutelare e valorizzare ancora di più un monumento simbolo della storia e dell’arte della Sicilia, conosciuto in tutto il mondo”.
“Consegnare la Cappella Palatina alle future generazioni”
Commenta anche Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II: “Accolgo con immenso piacere la notizia dell’inizio dei lavori di messa in sicurezza e controllo conservativo della Cappella Palatina. Questa non è solamente un sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ma rappresenta un monumento da preservare”.
“È nostro dovere – continua Galvagno – consegnarlo alle future generazioni nelle migliori condizioni possibili. Situata all’interno del complesso architettonico dello splendido Palazzo Reale, sede del Parlamento più antico d’Europa, la Cappella Palatina è meta ogni anno di migliaia di turisti e studiosi”.
“Sono certo – dice ancora Galvagno – che, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo, tra un anno avremo di nuovo la fortuna di ammirare, in tutto il suo splendore originario, la magnificenza della basilica in stile siculo-normanno. Un gioiello che tutto il mondo ci invidia”.
Dei lavori parla anche il prefetto di Palermo Massimo Mariani: “I lavori che stanno per essere intrapresi, finanziati dal Fondo edifici di Culto del Ministero dell’Interno, costituiscono un intervento di restauro di grande rilevanza, che contribuirà a preservare e valorizzare ulteriormente le splendide decorazioni musive della Cappella Palatina, uno degli elementi più attrattivi del percorso arabo-normanno, di eccezionale valore storico-artistico”.
“Il mio più vivo plauso – aggiunge l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – va alla Soprintendenza di Palermo che, ancora una volta, ha dimostrato impegno e abnegazione nel porre in essere l’alta sorveglianza e tutte le fasi connesse al progetto”.