PALERMO – La Finanziaria vedrà la luce soltanto dopo Natale. Dopo lo scivolone del governo durante la maratona per l’approvazione della legge di stabilità e una pausa di oltre quattro ore, il ritorno in Aula è servito soltanto per rinviare i giochi alle 15 di venerdì 27 dicembre.
Lo scivolone del governo
Sala d’Ercole ha approvato a scrutinio segreto un emendamento del Partito democratico all’articolo 11, sul quale l’Esecutivo aveva espresso parere negativo: 34 i voti favorevoli, 33 i contrari. Una votazione che non ha ricadute pesanti sul testo della manovra, tuttavia il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, ha sospeso i lavori e sembra intenzionato a non riprendere.
Il fondo per l’assessorato alla Famiglia
L’articolo 11 crea un fondo da due milioni di euro presso l’assessorato alla Famiglia con il quale vengono finanziate manifestazioni e iniziative. La modifica, proposta dalla deputata dem Ersilia Saverino e approvata dall’Aula, istituisce una relazione semestrale da parte dell’assessore alla Famiglia alla commissione parlamentare competente rispetto agli eventi finanziati con il fondo.
Ok agli incentivi per i medici
L’Aula, che era prevista per il primo pomeriggio, ha ripreso i lavori soltanto alle 18:30. Disco verde all’articolo 5, che prevede degli incentivi per i medici che prestano servizio negli ospedali disagiati dell’Isola. Previsto un incentivo straordinario fino a 18mila euro lordi annui. La copertura prevista è di dieci milioni all’anno per il triennio 2025-2027. La misura esclude, però, i camici bianchi in forza agli ospedali dei nove capoluoghi di provincia.
La norma replica quanto era stato deciso in occasione del Collegato alla Finanziaria precedente. Una misura che punta ancora una volta a colmare le ataviche carenze d’organico negli ospedali della Sicilia. Leggera modifica, però, per quanto riguarda la natura dell’incentivo destinato i camici bianchi già in servizio o di nuova assunzione. Il bonus riguarderà un “indennizzo” che viene definito, appunto, “forfettario” e “di natura transitoria” per le “pese sostenute per l’alloggio e il trasporto”. Una specifica ulteriore rispetto a quanto era stato scritto quasi un anno fa nel Collegato, ma quella volta alcuni rilievi del Mef rischiarono di far saltare la norma.
Trattative sul maxi-emendamento
Governo, maggioranza e opposizioni, intanto, restano ancora distanti per quanto riguarda il testo del maxi-emendamento alla legge di stabilità. Sono stati fatti dei passi avanti ma l’intesa per giungere all’approvazione della Finanziaria entro Natale non c’è stata.
Le trattative sul maxi-emendamento
La gran parte del maxi-emendamento messo insieme dal governo è stata sfoltita, su richiesta soprattutto delle opposizioni, ma questa operazione ha creato malcontento nelle file della maggioranza. La coperta è corta e Galvagno ha provato a far dialogare le parti in campo. Il Pd ha chiesto apertamente che molte delle norme inserite nel maxi-emendamento finiscano in un Collegato a parte, con tanto di iter parlamentare che prevede il passaggio nelle commissioni di merito.