Piantiamola, 116 alberi| per non dimenticare - Live Sicilia

Piantiamola, 116 alberi| per non dimenticare

Centosedici nuovi arbusti sono stati piantati nel Parco Uditore, per ricordare le vittime di mafia e ingiustizie. Tra gli arbusti anche un pesco, dedicato a Norman Zarcone, ricercatore suicidatosi nel 2010.

al parco uditore
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PALERMO – Centosedici nuove vite, una per ogni vittima di ingiustizie, terrorismo e mafia oggi dimenticata. E’ questo il numero degli alberi piantati al Parco Uditore in occasione dell’iniziativa “Piantiamola! Un albero per crescere”, promossa dalle associazioni “U’ Parco” e “Rita Patria” con il partenariato del Corpo Forestale della Regione siciliana, dell’associazione Libera, di Wwf Palermo, di Agesci, dell’Istituto Comprensivo Statale Uditore – Setti Carraro e di “Natura, Rispettiamola”. “Dove regna illegalità, la prima vittima dell’uomo è l’ambiente”, afferma Pietro Ciulla, presidente del Wwf Palermo. Il binomio legalità-ambiente diventa, così, protagonista di un evento farsi promotore di una presa di coscienza dell’importanza dell’essere cittadini dotati di senso civico e rispetto per la propria città. A prendere parte attivamente all’iniziativa, con le loro donazioni, circa venti classi delle scuole palermitane Uditore-Setti Carraro, Leonardo da Vinci, Carducci, Buonarroti e di alcune scuole materne. A cercare di rinverdire il Parco sono giunte, anche, due donazioni da Verona e dal Canada.

Tra gli alberi piantati – fa sapere Gerlando Presti, vice presidente de U’ Parco – noci, mandorli, aranci, corbezzoli, melograni, gelsi bianchi e neri, pruni e un albero di pesco, già in fiore, dedicato a Norman Zarcone, dottorando di ricerca, lanciatosi dal settimo piano della facoltà di Lettere e Filosofia il 13 settembre 2010. “L’iniziativa è rivolta alle vittime delle ingiustizie e della mafia non ricordate – tiene a sottolineare Piero D’angelo, presidente dell’associazione U’ Parco – Tra queste anche Norman Zarcone, il ricercatore suicidatosi perché senza futuro. Riteniamo anche questa una grave ingiustizia”.

“Tra gli obiettivi del progetto – spiega Pietro Ciulla – oltre a quello di rendere più gradevole l’aspetto estetico del Parco, il rispetto della biodiversità del paesaggio agricolo siciliano”. A fargli eco e a spiegare quali sono le specie animali a trarre maggiore beneficio dalla piantumazione dei nuovi alberi è Davide Bonaviri, guardia di una riserva siciliana: “Ci saranno le specie svernanti, cioè quelle che passano l’inverno in Sicilia per il clima mite, come gli anatidi, il pettirosso, i cormorani. Negli ultimi anni sono giunti in Sicilia animali che prima trascorrevano l’inverno in Africa, come l’aquila minore. Ci sono, poi, le migrazioni nidificanti di passeriformi come rondini e rondoni, che giungono da noi in estate perché la nostra terra è piena di insetti. Ne beneficeranno anche gli stanziali come il merlo o il cardellino”.

Manfredi Leone, architetto e docente presso l’Università degli Studi di Palermo, illustra la situazione economica attuale del Parco: “Ad oggi non abbiamo una dotazione economica autonoma. I lavori che portiamo avanti vengono fatti con le donazioni dei cittadini e con una razione economica, data dalla Regione, ormai quasi del tutto esaurita. Dal punto di vista paesaggistico il Parco non pretende di essere un parco urbano, cosa che richiederebbe una gestione troppo onerosa, ma un impianto più tradizionale”. “La Sicilia – continua Leone a proposito del concetto di legalità – deve riflettere sul ruolo della legalità nei suoi processi di crescita. Oggi stiamo celebrando questo evento, in occasione dell’arrivo della primavera e ciò che stiamo facendo con i bambini è anche un’iniziativa di educazione ambientale: un buon parco può fare anche questo”.

Davanti ad una platea di bambini esultanti, è arrivato l’appello di Fabio Teresi, presidente della V Circoscrizione. “Andare a scuola è importante peché imparando a leggere e scrivere sarete sempre liberi nella vita e avere delle vostre idee. Ma oggi è fondamentale capire che è necessario diventare cittadini della propria città. Dobbiamo riappropriarci del Parco. Prendetevi cura della vostra città, perché solo in questo modo potete prendervi cura anche di voi stessi”. I bambini, con tanto di zappa in mano, hanno poi partecipato attivamente alla piantumazione di un mandorlo di circa sei anni. Tanta la gioia nei volti per questa nuova vita pronta a crescere insieme a loro.

Presente anche Giuseppe Barbera, assessore al Bene comune, viabilità e verde, che ha sottolineato quanto sia importante anche per il Comune di Palermo prendere esempio da giornate e iniziative come quella di oggi. “La cosa più importante che possa fare il Comune, oltre a partecipare attivamente alla piantumazione di altri alberi, è imparare da questa esperienza a dare fiducia ai cittadini organizzati che riescono con le loro forze e il loro entusiasmo a coinvolgere le istituzioni e a realizzare un bellissimo giardino”.

A lanciare un messaggio di speranza per il presente e il futuro della città, Fabrizio Ferrandelli, deputato del Pd all’Ars. “Iniziativa importante quella di oggi per la nostra città perché costituisce un messaggio di riappropriazione di un territorio che ha evocato nel passato il ricordo di una Sicilia che non corrisponde più alla voglia di cambiamento dei propri abitanti. Ma la cosa più importante è che questo evento, voluto soprattutto dai bambini, fa capire quanto i piccoli dimostrino di essere il nostro presente non solo il nostro futuro”.

In tarda mattinata è arrivato anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha ringraziato associazioni e scuole per l’iniziativa.


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