PALERMO – “La rivoluzione al condono edilizio? E’ solo un bluff, l’ennesimo di questa amministrazione”. Non usa mezzi termini Fabrizio Ferrara, consigliere comunale di Ora Palermo che punta il dito contro l’assessore Agata Bazzi e l’annuncio, fatto dal sindaco Orlando, di inviare in via Ausonia un centinaio di tecnici assunti negli anni passati per smaltire 54mila pratiche arretrate di condono edilizio, che dovrebbero portare nelle casse di piazza Pretoria milioni e milioni di euro.
“Bisogna finirla con la politica degli annunci – rincara la dose Ferrara – i palermitani devono sapere che finora all’Edilizia privata sono arrivati solo 11 tecnici che erano in altri uffici, e di questi solo in quattro hanno ottenuto una scrivania e una sedia. Gli altri, praticamente da due mesi, stanno con le braccia conserte e non certo per colpa loro. Tant’è che il dirigente aveva correttamente chiesto che le unità venissero trasferite dopo l’arrivo del mobilio, e non prima solo per motivi propagandistici”.
La vicenda non è di certo nuova. Al condono edilizio, infatti, giacciono 54mila pratiche arretrate e accumulatesi nel tempo presso un ufficio a corto di personale nonostante il centinaio di tecnici assunti in virtù della legge 26 del 1986. Un numeroso gruppetto che, negli anni, è via via diminuito fino a toccare le 45 unità di cui 20 già all’Edilizia privata, ma non al condono, e altri 25, tra cui 12 funzionari, sparsi altrove fra la direzione generale, l’Ambiente, le Manutenzioni, il Patrimonio, i Servizi educativi e socio-assistenziali e il consiglio comunale. E così il 6 febbraio piazza Pretoria ha fatto partire un primo ordine di servizio per spostarne 11 immediatamente in via Ausonia.
Peccato, però, che al Polo tecnico lo spazio sia poco: le stanze sono già piene di tavoli e faldoni e, anche volendo, sarebbe difficile riuscire a piazzare tutti. C’è poi il problema del mobilio: all’appello mancano scrivanie, sedie e tavoli, per non parlare delle strumentazioni informatiche. Nei piani dell’amministrazione c’è l’allestimento del grande front office del piano terra, che però non ha ancora visto la luce. “Ci ritroviamo con impiegati che sono stati levati dai loro uffici, dove lavoravano tranquillamente – aggiunge Ferrara – e che adesso da due mesi sono costretti a non fare nulla”.
“La verità è che all’edilizia privata non è cambiato proprio nulla – attacca il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo, componente della commissione Urbanistica – grazie ai dipendenti del servizio Condono, che sono pochi, il lavoro procede ma è sempre quello. L’aiuto promesso è rimasto solo sulla carta, non c’è nulla del grande progetto del front office. Sono arrivati i computer, grazie al mio emendamento in sede di bilancio, ma non abbiamo le persone. E’ un fatto grave e anomalo: l’amministrazione sposta soggetti che non dovrebbe toccare, ecco perché convocheremo il dirigente del Personale perché è certo che in questi trasferimenti qualcosa non quadra. Sono state spostate alcune persone che non dovevano essere spostate, alcune portate addirittura all’ufficio Cimiteri, è inaudito. Questa amministrazione fa ormai acqua da tutte le parti”.
“Noi ci siamo già attivati – spiega Sebastiano Cucuzza, funzionario al Condono edilizio – il dirigente, Serafino Di Peri, ha già chiesto gli arredi ma li aspettiamo. I sette dipendenti senza scrivania sono in affiancamento con colleghi più esperti, dopo aver fatto un apposito corso interno”. Ma l’attacco delle opposizioni non va giù all’assessore Bazzi: “Quello dei tavoli e delle sedie è un falso problema, chi vuol lavorare lo fa ugualmente – dice l’assessore – tant’è che ci siamo occupati dell’informatizzazione di tutto l’archivio del condono, stiamo lavorando sulla riorganizzazione dei processi e lo smaltimento di 54mila pratiche non si avverte nell’immediato. Inoltre, 20 unità sono state già mandate al condono da altri uffici dell’Edilizia privata, tant’è che Sispi ha attivato altrettante postazioni. Alcuni tecnici ricoprono posizioni organizzative, e quindi li sposteremo alla scadenza di queste che avverrà a fine aprile”.