Sicurezza e decoro, le sfide di Lagalla guardando al 2027

Le sfide e i risultati del sindaco Lagalla, guardando al 2027

Dopo i fischi al Festino, il sindaco dovrà ribattere colpo su colpo

PALERMO- Una volta l’emergenza era legata ai conti e ai cimiteri, oggi bisogna fronteggiare il decoro e la sicurezza. I fischi rivolti al sindaco in occasione dell’ultimo Festino hanno fatto suonare il campanello d’allarme dalle parti di piazza Pretoria.

Una contestazione arrivata una settimana dopo la classifica de “Il Sole 24 Ore” sul gradimento dei sindaci delle grandi città italiane, che ha visto Roberto Lagalla posizionarsi in una poco invidiabile ultima posizione. Le riunioni con la giunta e gli uffici degli ultimi mesi sono servite ad accelerare sui vari dossier.

Conti e cimiteri

E dire che alcuni risultati Lagalla li ha anche raggiunti. Il Comune di Palermo ha rimodulato il piano di riequilibrio ed è riuscito ad azzerare le anticipazioni di tesoreria e ad approvare i bilanci nei tempi previsti.

Le bare accatastate ai Rotoli sono ormai solo un ricordo, con i cimiteri finalmente tornati a regime, e l’amministrazione è riuscita a far ripartire il rifacimento di strade e marciapiedi, investendo diversi milioni di euro.

Le spine

Non tutto, però, è andato secondo le previsioni. La differenziata a Mondello ormai è un dato acquisito mentre in centro storico fatica a decollare.

La vera emergenza, però, è ormai quella sulla sicurezza e a poco valgono i numeri concreti e le statistiche a fronte di una percezione diffusa alimentata dai più recenti fatti di cronaca. L’assalto alla Cioccolateria, le spaccate, per ultima l’aggressione all’assessore Fabrizio Ferrandelli contribuiscono alla sensazione di un allarme.

La sfida

Il sindaco ha ancora due anni per invertire la rotta, sia sul piano dei rifiuti che dell’ordine pubblico. Anche se la vera sfida è politica: la maggioranza inizia a guardare al 2027 e a far di conto, specie per la coincidenza delle Comunali con le Regionali.

Lagalla, eletto come esponente civico e scelto proprio per questa sua terzietà, si è connotato politicamente con ‘Grande Sicilia’ e, per quanto la ricandidatura appaia quasi scontata, sono tante le variabili da tenere in considerazione.

La più grande riguarda il consenso. Riuscire a risalire le classifiche sul gradimento sarà essenziale per ipotecare un futuro politico e per farlo Lagalla dovrà coniugare risultati concreti e la capacità di comunicarli in modo efficace.


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