TRECASTAGNI (CATANIA) – Trecastagni ed Ercole Patti. Ercole Patti e Trecastagni, che lo vide, però, soltanto fanciullo. E sì, perché pur tornando qualche volta, da adulto, fra quelle dolci colline, inevitabilmente, la mente percorreva le fasi dell’esistenza a ritroso, nel tentativo spasmodico di catturare quel tempo perduto dell’infanzia e della prima gioventù.
Il mondo sensoriale di Patti si estrinseca interamente nella sua narrativa, tanto che, spesso, ancor prima del racconto giunge al lettore una gamma di percezioni. Precise, vivide. Era un microcosmo fatto di effluvi dei frutti della terra, di sapori indimenticati, di una sfavillante palette di tinte autunnali, che andava a determinarsi in uno struggimento costante per ciò che non era più.
A lui è dedicato, e sarà tra poche ore al via il “Premio letterario nazionale Ercole Patti – Città di Trecastagni in scena il 31 luglio e l’1 agosto alle ore 21 in piazza Aldo Moro. Un evento, che si articola quindi in due serate, organizzato dal Comune con la Regione Sicilia che si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare le opere di autori e autrici emergenti e di riscoprire la letteratura dell’ importante esponente della cultura del novecento.
Edizione dopo edizione, quindi, il Premio sempre in crescita, oltre cinquanta le opere giunte e selezionate dall’ attenta Giuria, ricompone una mappa di variegate epitomi narrative elevando la qualità degli scrittori e portando alla luce talenti e nuove scommesse editoriali. Il concorso, si configura così sull’ espressione di un contesto culturale più ampio e libero da diktat settoriali. Gli scrittori, tutti con differenti formazioni, si confrontano in un luogo di scambio narrativo capace non solo di esprimere le diversità, ma anche di influire sulla crescita personale di ciascuno.
I premiati
Per questo il Premio rappresenta un’opportunità unica per tanti aspiranti o già affermati scrittori di mettersi alla prova nel nome dell’ autore catanese rappresentativo della narrativa italiana. Il “Premio Ercole Patti- Racconti inediti”, coordinato da Ornella Ponzio, registrerà quindi la presenza e le parole dei finalisti, “lette” dal noto attore Aldo Toscano e, a incorniciare la serata, la grande musica deiSuperNova, band siciliana molto amata e seguita trasversalmente da più generazioni.
E il Premio speciale al giornalista Giuseppe La Venia. Gli artisti premiati dell’ 1 agosto, nel contesto del Gala’, saranno il cantautore modicano Giovanni Caccamo, vincitore nelle nuove Proposte di Sanremo 2015, Catena Fiorello Galeano, scrittrice e autrice televisiva, Debora Scalzo, scrittrice, regista e designer di moda, Giuseppe Schillaci, regista e interprete, presentati da Michela Giuffrida.
La fisarmonica “campione del mondo” del Maestro Pietro Adragna risuonerà sul palco tra melodie innestate su grandi virtuosismi.
Le parole del sindaco
Il sindaco di Trecastagni Pippo Messina: “Il premio, al di là della soiree’, si traduce sostanzialmente come strumento di promozione, come momento per ridare sempre maggiore centralità a un territorio ricco di cultura, con un patrimonio architettonico e paesaggistico da valorizzare anche attraverso la responsabilità e le capacità dei trecastagnesi, un grande ringraziamento alla Regione siciliana, al mio vicesindaco Rosario Di Stefano. Alla mia Giunta: Edmondo Pappalardo, Seba Messina, Teresa Pulvirenti, all’ assessorato Cultura con Concetto Russo, al Consiglio comunale, nella dimostrazione di saper portare avanti l’ evento sempre più in grande e diffuso in tutta Italia”.
“Stiamo ponendo il focus, tornando proprio alle origini del Premio Patti – sottolinea l’ assessore al ramo Concetto Russo – ovvero riconoscendo l’arte dei nostri prestigiosi conterranei. Spazio, dunque alle eccellenze culturali di cui è ricca la nostra Isola.
Anche quest’anno estremamente variegato e interessante il parterre degli ospiti che riceveranno il Patti, e tutti rigorosamente Made in Sicily”. Nella calda estate Trecastagni, per l’occasione, avverte quasi l’ esigenza di mutuare tutti quegli elementi amati da Patti: l’ accogliente casa di villeggiatura immersa nella natura, la maestosità della campagna, il languore dei pomeriggi, quel dolce far niente che rappresentavano l’espressione più alta della felicità.

