La modella e influencer Clizia Incorvaia è finita al centro di un acceso dibattito sui social. La moglie di Paolo Ciavarro, nonché nuora della compianta Eleonora Giorgi, è stata accusata da alcuni internauti di aver provocato la chiusura temporanea della Scala dei Turchi, celebre parete di marna bianca a strapiombo sul mare, riconosciuta Patrimonio UNESCO e simbolo della provincia di Agrigento.
La Scala dei Turchi, resa famosa a livello internazionale anche grazie ai romanzi di Andrea Camilleri dedicati al Commissario Montalbano, è un luogo di straordinaria bellezza ma estremamente delicato dal punto di vista ambientale. Dopo anni di stop dovuti all’eccessiva pressione turistica, nel 2023 l’area è stata riaperta con ingressi regolamentati e contingentati, proprio per preservarne l’integrità.
L’influencer sotto accusa dopo la pubblicazione di un video
Secondo alcune testimonianze circolate in rete, in una giornata di questa estate 2025 diversi turisti sarebbero rimasti esclusi dalla visita, nonostante viaggi e prenotazioni già effettuati. Alcuni di loro sostengono che il motivo fosse la presenza di Clizia Incorvaia, impegnata nelle riprese di un video.
La polemica è esplosa quando l’influencer ha pubblicato sul proprio profilo social un filmato che la ritrae sola sulla scogliera, tra inquadrature aeree realizzate con un drone, pose in costume e passeggiate tra la natura incontaminata del luogo. Sotto il post, i commenti degli utenti non si sono fatti attendere. Clizia Incorvaia ha deciso di intervenire pubblicamente per chiarire la propria posizione.

Clizia Incorvaia: “Sono cresciuta alla Scala dei Turchi”
“Mi hanno insegnato a documentarmi e informarmi prima di scrivere ed esporre sempre un pensiero – ha scritto in una Instagram Story – Altrimenti si può essere fraintesi e ritenuti superficiali o altro. Sono cresciuta dai 4 ai 20 anni alla Scala dei Turchi. Trascorrendo lì ogni estate e tuffandomi dai vari punti che conosciamo solo noi, nati lì”.
Ed ancora: “Non hanno chiuso la Scala per me, c’erano altre persone quel giorno che non abbiamo inquadrato e che scattavano e si godevano la sua bellezza unica. Erano le 8:40 del mattino, orario che consiglio per godere della meraviglia di questo Patrimonio Unesco”.

Il sindaco di Realmonte interviene per fare chiarezza
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Realmonte Alessandro Mallia. La Scala dei Turchi è stata chiusa la mattina del 29 luglio ma, come precisa il primo cittadino a “Sicilia on Press”, Clizia Incorvaia non c’entrava nulla.
“Agli atti d’ufficio, non risulta alcuna autorizzazione che riguardi l’influncer – afferma Mallia – risulta rilasciato esclusivamente un pass verde (previo versamento bonifico delle somme previste) da parte dell’associazione Light Blue Festival, la sola autorizzata allo svolgimento del servizio fotografico dalle ore 08.00 sino alle 14.00″.
“Per l’occasione – continua – è stata prevista la chiusura del sito on line di vendita dei ticket e rimborsato le otto prenotazioni che corrispondevano alla fascia oraria 08:00/14:00 con la relativa chiusura del sito come disciplinato dall’apposito regolamento comunale”. “Qualora ci fossero altre prenotazioni diverse da quelle già rimborsate, il Comune è pronto a fare le relative restituzioni”, aggiunge.

