Barcone si ribalta al largo di Lampedusa: Unicef: "Tragico bilancio"

Naufragio al largo di Lampedusa: “Morta donna incinta, bimbi dispersi”

Il tragico bilancio. I migranti erano partiti dalla Libia

LAMPEDUSA – Una donna in gravidanza ha perso la vita e diversi bambini risultano dispersi in seguito all’ennesimo tragico naufragio al largo di Lampedusa. Lo afferma l’Unicef facendo riferimento all’imbarcazione di migranti che si è capovolta ieri in area Sar maltese a circa 50 miglia a sud est dell’isola, dove oggi sono stati portati i superstiti e l’unico corpo recuperato.

Erano partiti dalla Libia

Secondo quanto riferito dai sopravvissuti, dice l’Unicef, circa 35 persone erano partite da Al Khums, in Libia, a bordo di una piccola imbarcazione in vetroresina. Dopo due giorni in mare, la barca si è capovolta al largo di Lampedusa. Finora undici persone, compresi quattro bambini che viaggiavano da soli, sono state soccorse dalla Guardia Costiera italiana.

“Questa tragedia – afferma l’Unicef in una nota – evidenzia ancora una volta i rischi mortali che bambini e famiglie affrontano lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Ogni vita perduta in mare sottolinea l’urgente necessità di operazioni di ricerca e soccorso coordinate, sbarchi sicuri, accoglienza su base comunitaria e accesso ai servizi di asilo”.

“Investimenti nei servizi essenziali”

L’Unicef invita “i governi a utilizzare il Patto su migrazione e asilo per dare priorità alla protezione dei bambini, garantendo percorsi sicuri e legali di protezione e ricongiungimento familiare”. “Chiediamo inoltre – conclude la nota – maggiori investimenti nei servizi essenziali per i bambini e le famiglie che arrivano attraverso rotte migratorie pericolose, inclusi il sostegno psicosociale, l’assistenza legale, sanitaria e l’accesso all’istruzione”.


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