PALERMO – Confronto puntuale tra le parti sociali, contrasto dell’azione recessiva e dei processi di marginalizzazione socio-economica della provincia, analisi profonda dei fenomeni che interessano la rete cittadina, fragilità del settore produttivo locale e stato delle imprese: queste e tante altre le tematiche trattate nel corso della presentazione dell’Osservatorio economico 2012 della provincia di Palermo nei locali della Camera di Commercio di via Amari.
Una piattaforma di approfondimento e condivisione che, a partire dal 2002, rappresenta un appuntamento fisso e una discussione strategica dell’andamento dell’economia nel capoluogo siciliano e provincia durante la presentazione dei dati dell’Osservatorio economico realizzato dall’Istituto Tagliacarne: “La fase ciclica, recessiva già a partire dall’ultimo trimestre 2011, non ha riscontrato inversioni di tendenza e ha risentito del deterioramento del tessuto economico – con queste parole Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo ha aperto la discussione – Dal 2009, di anno in anno, si conferma il quadro di generale peggioramento per le imprese palermitane. Alla fine del 2012, inoltre, è stata riscontrata una contrazione del Pil pari al 2,4 per cento”
Helg ha poi sottolineato la necessità di ridurre le imposte che gravano su produzione e imprese sempre più a errate dalla crisi: “Le imprese sono il luogo dove si crea ricchezza, occupazione e in cui si pongono le basi della dignità del lavoro, eppure, nell’ultimo quadriennio il calo complessivo del volume di affari risulta pari ad oltre il 50 per cento – ha continuato – l’indagine condotta tra le aziende della provincia sulle performance economiche del 2012 e sulle attese per il 2013 ha delineato il consolidarsi di uno scenario sfavorevole per i diversi settori di attività. Gli imprenditori, stanchi e demotivati, preferiscono chiudere bottega, questo non deve più accadere”
Ma non finisce qui. Dati alla mano, il tasso di disoccupazione della provincia ha raggiunto il 19,6 per cento, quasi il doppio della media nazionale stimata al 10,7: “Il numero dei giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non sono in formazione e, dopo molti tentativi, hanno smesso di cercare un’occupazione sono il 35,7 per cento in Sicilia contro la media nazionale del 22,7 per cento”.
“Il 10% delle famiglie di Palermo e provincia è in miseria. E’ un dato certo, vero e reale, che anche oggi confermiamo. E’ uno dei grandi problemi che va affrontato in modo significativo”. Così il presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, parlando con i cronisti, a margine della presentazione dei dati dell’Osservatorio economico della provincia nel 2012 nella sede della Camera di Commercio del capoluogo siciliano. “Faremo proposte ai sindacati e alla politica – ha aggiunto – per vedere, se lavorando insieme riusciremo a fare qualcosa”.
A partecipare alla conferenza, tra gli altri, il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando e l’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri. “Credo che l’aver candidato Palermo a capitale europea della cultura sia il segno che quest’amministrazione non vuole soccombere ai disagi presenti, vuole coniugare anzi emergenza e progetto – ha esordito il primo cittadino – siamo in continuo contatto con i governi regionale e nazionale. Il presidente del Consiglio Letta e il vicepremier Alfano mi chiedono quando possono venire a Palermo per essere utili a questa città”.
“Con la nuova programmazione 2014-2020 – ha aggiunto il sindaco – l’Europa finalmente ha compreso che deve dare protagonismo alle città. Con la nuova programmazione il Comune di Palermo, così come i comuni di altre grandi città, avrà come interlocutore direttamente Bruxelles, senza la mediazione della Regione”.
A conclusione del suo intervento il primo cittadino ha dichiarato: “Il Comune di Palermo ha pubblicato oggi il bando internazionale per la Fiera dela Mediterraneo”.
Ad intervenire al dibattito anche l’assessore Vancheri: “La Sicilia è una palestra, il business al momento è fuori ma tramite il saper programmare e il saper operare potremmo risollevare le sorti dell’Isola – ha assicurato il membro della giunta targata Crocetta – Abbiamo già aperto il tavolo per il testo unico delle Attività produttive, siamo a buon punto e porteremo in aula entro luglio questo testo. La mission generale di tutti i comparti deve essere investita anche dal punto di vista istituzionale e politico in quanto la politica che non si interfaccia con le associazioni, a mio avviso, è autoreferenziale e blocca l’intero sistema”.
Parole al vetriolo, infine, quelle rivolte da Helg all’amministrazione comunale in particolare all’assessore Marco Di Marco. Il pretesto è l’attuale norma sulla movida, entrata in vigore qualche giorno fa. A detta del presidente della Camera di Commercio, infatti, la giunta Orlando emette provvedimenti senza,poi, essere in grado di farli rispettare: “La legge è uguale per tutti caro assessore – ha tuonato Helg – se non siete in grado di attuarla non fatela, è inutile emettere un provvedimento che penalizza i più e favorisce la nicchia e le zone franche. Ha detto che i vigili hanno paura ad intervenire in determinate zone ma che dichiarazione è questa? Meglio stare zitti”.
I giovani palermitani per non restare disoccupati provano a diventare imprenditori: nel primo trimestre del 2013 le aziende guidate da ragazzi tra i 18 e 29 anni sono pari al 40% delle nuove iscrizioni nei registri camerali. Nel 2012 sono state oltre 10mila (pari al 6,9% del totale; in Italia il 5,2%). Eppure le aziende giovanili non sempre godono di ottima salute e nella maggior parte dei casi sono destinate ad aver ‘vita breve’ e scomparire.