Quattro scuole, un unico obiettivo: parlare di violenza di genere

Quattro scuole, un unico obiettivo: parlare di violenza di genere

Iniziativa del Lions Club Partinico Serenianus
PROVINCIA DI PALERMO
di
2 min di lettura

Quattro scuole, un unico obiettivo: parlare di violenza di genere con i ragazzi di oggi che saranno le donne e gli uomini del futuro.

Gli studenti del Liceo scientifico “Felicia e Pippino Impastato”, dell’Istituto di istruzione superiore Danilo Dolci, dell’Istituto tecnico Carlo Alberto Dalla Chiesa, e dell’Istituto di istruzione superiore Orso Mario Corbino si sono radunati nella Real Cantina Borbonica, a Partinico.

Il tema dell’incontro, promosso dai Lions Club Partinico Serenianus, rappresentato dalla presidente Marinella Fiore, è stato: “Conoscere per prevenire, insieme con forze dell’ordine e giornalismo nel contrasto alla violenza di genere”. Presenti il vice sindaco con delega ai Servizi sociali Dorotea Speciale, l’ispettore della polizia di Stato Luigi Lombardo, il giornalista Riccardo Lo Verso. Il compito di moderare è stato affidato all’avvocato Antonella Grillo. Nel corso dei lavori è intervenuto il sindaco Pietro Rao.

I ragazzi hanno dimostrato di avere messo a fuoco il tema. Basta leggere – tanti i lavori realizzati fra cui un depliant interattivo e alcuni video – le poesie delle studentesse del Danilo Dolci, indirizzo Servizi sociali.

La mia anima
“La mia anima, una rete di abitudini imposte
Sentivo il peso, un peso invisibile ma schiacciante
Io inchiodata in un ombra di doveri
La paura era tanta, Il mio tormento non era follia
Mi guardavo intorno e vedevo il silenzio degli altri e mi domandavo,
“Non c’è una via di uscita?”
Qualcosa dentro urlava, era la mia natura
Sognavo un orizzonte vasto, non contaminato
Non volevo essere più un oggetto, ma un soggetto pieno
Pensavo al futuro, una tela ancora da dipingere, verso la scoperta di me stessa, verso la promessa di una libertà troppo grande per rinunciarvi

Il fruscio del coraggio
Il fruscio del coraggio in un ambiente che nega l’affetto restano colpa, pena, dolore nel cuore
e umiliazione intrecciando ricordi, esortazioni e perdoni mai chiesti.
Eppure nell’ombra un tenue abbraccio la richiama alla vita, sussurrandole, che non e sola e che può rinascere.

Incomprensibile destino
Incomprensibile destino, che ci avvolge come nebbia silenziosa.
Senso di vergogna che logora dentro,
tormento che graffia l’anima,
senso di nausea che non può porre termine,
mentire che spezza la voce, pensieri infelici che non trovano pace.
Eppure, tra le ombre e le paure dell’incomprensibile destino,
restiamo noi donne, unite dal coraggio e dalla forza di dire: “Si, tutto questo deve finire.”

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