Francesca Barra contro il matrimonio dei Me contro Te

Francesca Barra contro il matrimonio a pagamento dei Me contro Te

"Non è una relazione, è un'operazione di un brand"

La scelta dei Me Contro Te di unirsi in matrimonio sul palco davanti ai fan in uno spettacolo a pagamento ha attirato numerose critiche, specialmente sui social.

Sofia Scalia e Luigi Calagna, questi i nomi dei due YouTuber siciliani che hanno fatto fortuna grazie a contenuti creati appositamente per i bambini, sono accusati di aver trasformato un momento privato in un’operazione commerciale.

Il costo dei biglietti per assistere al sì dei due creator originari di Partinico, in programma il 5 settembre 2026 all’Arena Milano, va da 48 a oltre 200 euro per pacchetti vip.

Me contro Te matrimonio
Francesca Barra (Foto Instagram)

Cosa pensa Francesca Barra del matrimonio dei Me contro Te

Nelle scorse ore, al coro degli indignati, si è unita anche Francesca Barra. “I Me contro Te si sposano e il matrimonio diventa uno show, un evento confezionato per guadagnarci”, esordisce in un lungo post condiviso sui suoi canali social.

“Quando scrivono ‘siete tutti invitati’, però, non è vero – fa notare – L’invito non è a festeggiare, è a pagare. Dicono di voler permettere a chi c’è sempre stato di celebrare con loro un momento indimenticabile, ma la dinamica è un’altra: non vi vogliamo come ospiti, vi vogliamo come pubblico pagante”.

“Gli ospiti, ad un matrimonio, non pagano – sottolinea la giornalista lucana – fanno un dono spontaneo o in lista (magari destinano ad un’associazione per fare del bene) e ottengono a fine celebrazione una bomboniera ricordo. Si sentono gratificati da quella partecipazione. Lo dico senza acrimonia personale, sono una di quei genitori che ha attraversato con i figli la fase Me contro Te, ma esiste un limite, anche nel linguaggio, soprattutto quando diventa fuorviante e ingannevole per genitori e bambini”.

Me contro Te matrimonio
Sofia Scalia e Luigi Calagna, in arte Me contro Te (Foto Instagram)

“Il costo più alto lo pagano i più piccoli e la loro ingenuità”

“Nessuno sta processando l’amore, né la libertà di sposarsi o di fare impresa – tiene a precisare Francesca Barra – Il punto è che, ancora una volta, il costo più alto lo pagano i più piccoli e la loro ingenuità, quelli a cui per anni è stato raccontato che quelle storie erano una casa pensata per loro. Oggi quel racconto mostra la sua verità più cruda: quello che vedete non è per voi, è in vendita. Non è una relazione, è un’operazione di un brand. Si utilizza l’infanzia come leva emotiva e la fiducia come strumento”.

“I genitori sono gli unici che possono dire ai figli che forse è il momento di lasciar andare, che qualcosa si è spezzato o forse non si è mai davvero saldato, l’idea che al centro ci fossero i bambini e non il prodotto. Educare significa dire la verità, spiegare che l’intimità non è un contenuto da mettere a reddito e che non tutto ciò che sembra per loro, lo è in purezza”, conclude.

I commenti social: “Andrà sold out! Povera Italia”

Sono tanti gli internauti che hanno apprezzato il post di Francesca Barra. “Il problema sono i genitori che accompagnano i figli ad un matrimonio spettacolo mentre loro fanno solo business. Speriamo che tanti adulti facciano la scelta giusta”, commenta una follower.

“Non appena è uscita la notizia, ho spiegato alle mie figlie che il matrimonio non può essere spettacolarizzato in questo modo per puri fini economici. Di conseguenza non le porterò mai più a vedere un loro concerto”, scrive una mamma inferocita. Un’altra profetizza che il matrimonio dei Me contro Te “andrà sold out”. “Povera Italia!”, aggiunge con amarezza.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI