PALERMO – É iniziata la discussione sul bilancio consuntivo 2012 da parte del Consiglio comunale di Palermo. Oggi è stata la volta delle relazioni dell’assessore al Bilancio Luciano Abbonato e del collegio dei revisori dei conti Antonio Maraventano, Fulvio Coticchio e Francesco Vetrano. Domani inizierà il dibattito vero e proprio in assemblea.
Il documento finanziario avrebbe dovuto essere approvato da Sala delle Lapidi, come gli stessi revisori non hanno mancato di sottolineare, “entro il 30 aprile ma, a differenza degli anni precedenti, va comunque dato atto all’Amministrazione che questo rendiconto giunge in aula in anticipo di alcuni mesi sul previsionale”. Il parere dei contabili è positivo “ma restano le criticità che abbiamo messo in evidenza nella nostra relazione”.
L’assessore Abbonato ha espresso tutta la sua “grande soddisfazione per un rendiconto che arriva in Consiglio con largo anticipo rispetto al passato. C’è la conferma di aver operato per la messa in sicurezza dei conti”. Il bilancio di previsione 2012 è pari a 1 miliardo e 387 milioni di euro, cifra che passa attraverso “diverse voci positive – afferma l’assessore –, come il saldo positivo della gestione di cassa, cresciuto da 64 a 87 milioni. O quello della gestione di competenza, che segna un +27% rispetto al 2011. Si registrano inoltre una grossa riduzione dei residui attivi e passivi, radiati per insussistenza, un avanzo di amministrazione che passa da 33 a 57 milioni, la riduzione della spesa corrente e un incremento del 330% degli investimenti, passati dai 30 milioni del 2011 ai 168 del 2012, a fronte di un taglio dei trasferimenti statali di 115 milioni. Senza dimenticare la rimodulazione dei fondi europei rimasti chiusi per anni nei cassetti, a partire dai fondi Fas, e la riduzione dell’indebitamento con l’Amat da 152 a 101 milioni: senza questo intervento l’Amat sarebbe fallita. Con moderato ottimismo – conclude Abbonato – confermo che siamo passati da una condizione di pre-dissesto ad una che è sempre di crisi ma che non fa più parlare di dissesto”.
Da contraltare ha fatto il rapporto dei revisori contabili, che hanno registrato l’inversione di tendenza nelle casse comunali ma hanno bacchettato l’Amministrazione sulle note dolenti del bilancio: “Nel 2011 ci sono stati troppi residui attivi – spiegano – che denotano la scarsa capacità dell’ente di riscuotere entrate e tributi. Questa capacità è fondamentale dinanzi al taglio dei trasferimenti. In secondo luogo, sottolineiamo come anche quest’anno ci ritroviamo dinanzi a un eccessivo ricorso ai debiti fuori bilancio, che dovrebbero essere risorse straordinarie e non ordinarie, anche se il loro numero complessivo si è ridotto. Emerge la necessità di prevedere in sede di previsionale alcuni strumenti per evitare i debiti fuori bilancio. Si registra il mancato consolidamento dei costi sia per il personale comunale sia per quello delle partecipate. Queste ultime rappresentano la nota maggiormente negativa: fortissima esposizione debitoria, specie di Amia, Gesip e Amat (rispettivamente 47, 12 e 9 milioni di euro di debiti, ndr), e costi del personale elevatissimi. Bisogna continuare a contrastare i costi delle partecipate e si propone la certificazione dei bilanci di queste società da parte dei revisori dei conti. Bene, invece, il fatto che le spese di rappresentanza non abbiano sfiorato il tetto massimo previsto per legge, come invece accaduto nel 2011”.
“Con riferimento alle entrate – afferma il vicepresidente del Consiglio, Nadia Spallitta –, circa 340 mln hanno natura tributaria, con un aumento consistente della pressione fiscale, in altri termini, circa un quarto delle entrate di bilancio deriva dal gettito fiscale, di cui 140 mln Tarsu, 54 mln addizionale Irpef, 102 mln Imu, 13 mln permessi per nuove costruzioni, 5mln Tosap, 2 mln di euro derivano dalle sanatorie e solo 40 mila euro dalle pubbliche affissioni”.
“I trasferimenti Stato Regione ammontano a circa 446 mln – prosegue la vicepresidente – con una contrazione di circa 80 mln di euro (per Abbonato di 115, ndr) in meno rispetto all’anno precedente. Dal quadro dei revisori dei conti emerge una notevole discrasia tra i costi di gestione dei servizi e le relative entrate: così ad esempio musei e spazi espositivi costano circa 2,5 mln nel 2012 ma determinano entrate per 100 mila euro; o gli impianti sportivi oltre 4 mln di euro per un’ entrata di 460 mila euro. Sarà compito della nuova amministrazione migliorare i servizi e contenere i costi”. “Le principali spese – afferma – riguardano il personale comunale e delle società partecipate, anche se in materia si registra un contenimento dei costi (-10 mln circa rispetto al 2011), mentre quelle per investimenti realizzate nel 2012 sono state di 160 mln. Si tratta di una voce che nei prossimi anni dovrà essere incrementata, in quanto rappresenta uno strumento di sviluppo economico indispensabile”.
In apertura di seduta alcuni consiglieri hanno chiamato in causa la Giunta su alcuni fronti “caldi”.
TEATRO BIONDO
Il capogruppo di Amo Palermo Francesco Scarpinto ha chiesto l’intervento in aula dell’assessore alla Cultura Francesco Giambrone “per riferire della grave situazione attraversata dal Teatro Biondo Stabile di Palermo. Vogliamo sapere come il Comune si stia prodigando per sostenere il teatro. Non dimentichiamo che oltre all’aspetto artistico c’è la necessità di salvaguardare i livelli occupazionali di tanti lavoratori e padri di famiglia impegnati nell’ambito di questo importante luogo di cultura”.
CASE POPOLARI
Il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo ha interrogato l’assessore Abbonato sulla gestione delle case popolari: “Il suo assessorato – ha attaccato Tantillo – non ha un dialogo con lo Iacp. Spesso capita che l’Ufficio Patrimonio sia assente. Ci sono decine di famiglie che debbono riscattare un immobile e non lo possono fare. Chiedo all’assessore di fare una conferenza di servizi con lo Iacp e gli uffici tecnici. Ci sono pratiche bloccate da anni e da quando si è insediato Abbonato il numero delle case riscattate è pari a zero”.
APETAXI
Il regolamento sugli apetaxi ha lasciato strascichi all’interno della maggioranza dell’Idv. Il consigliere arcobaleno Orazio La Corte ha attaccato apertamente il suo gruppo in merito all’approvazione del suddetto regolamento: “Quella delibera non doveva essere approvato – ha tuonato in aula – perché il documento presentato dall’assessore è stato stravolto con 47 emendamenti. Avevo proposto di rispedirlo all’assessore con il compito di migliorarlo ma il gruppo di maggioranza ha preferito contrattare con le parti interessate ed emendare il regolamento, approvandone uno pieno di criticità e impedendo, di fatto, la contestazione delle tante cose che non andavano. Bisognava prevedere percorsi per le borgate marinare, vietare il cumulo fra licenze di diversa categoria, consentire la cessione delle licenze solo ai familiari. Ma soprattutto – conclude La Corte – è evidente la contraddizione tra la presenza di percorsi turistici basati su un regolamento comunale e la natura del servizio a noleggio con conducente, che dovrebbe avere una sua rimessa per i mezzi e invece si svolge sulla pubblica piazza. Così com’è il regolamento è a rischio impugnativa. Avevo pensato alle dimissioni, ma ci ho ripensato perché voglio continuare a recitare il ruolo di voce stonata all’interno del Consiglio. Non è comunque in dubbio il mio ingresso nel Movimento 139”.