PALERMO – Francesco Cascio si è autosospeso da presidente della commissione per il controllo delle attività dell’Unione europea di Palazzo dei Normanni. Il deputato del Popolo della libertà ha deciso di abbandonare momentaneamente il proprio incarico dopo essere stato coinvolto dall’inchiesta su Ciapi e Grandi eventi per finanziamento illecito ai partiti, secondo gli inquirenti avrebbe infatti ricevuto del materiale elettorale gratuitamente da Faustino Giacchetto. Cascio era già indagato nell’ambito di un’inchiesta per inquinamento acustico per omissione di atti d’ufficio.
A comunicare all’Assemblea la decisione dell’ex presidente dell’Ars è lo stesso Cascio, con una lettera inviata a Giovanni Ardizzone. “In ossequio alla correttezza istituzionale e consapevole che l’impatto mediatico di questa inchiesta possa inficiare la credibilità della commissione – scrive –, mi autosospendo in attesa di un giudizio chiarificatore, rinunciando all’indennità prevista per tale carica”. Restano alla guida della commissione invece i due vicepresidenti Toto Cordaro (Pid) e Concetta Raia (Pd).
A Cascio arriva a stretto giro di posta la solidarietà del Popolo della libertà. “Esprimo la solidarietà mia e del partito – sottolinea Vincenzo Vinciullo – a Francesco Cascio che ha dimostrato di essere persona delle istituzioni interpretando in modo esemplare il ruolo cui i cittadini lo chiamano da anni”.