PALERMO – Oltre ventimila precari degli enti locali siciliani e della Regione sono col fiato sospeso. Oggi, infatti, scade il loro contratto. Frutto di proroghe infinite. Ma sempre nella giornata di oggi potrebbe arrivare la buona notizia. All’Ars, infatti, si discuterà del rinnovo per i contratti di questi lavoratori di Comuni ed enti locali, spesso in servizio da decenni.
“La proroga dei contratti ai precari regionali ed a quelli degli Enti locali, che vareremo oggi in Aula, – ha detto il capogruppo del Megafono Giovanni Di Giacinto – è un atto dovuto e un risultato raggiunto nonostante le asfittiche disponibilità di bilancio, ma ora si deve aprire una trattativa con lo Stato per arrivare ad un autorizzazione alla piena stabilizzazione di questi lavoratori. Il presidente Rosario Crocetta – prosegue il parlamentare – porti al tavolo romano, in cui si ragionerà del possibile aumento dell’Irpef, anche il tema della stabilizzazione per 25 mila lavoratori che da decenni prestano servizio nella pubblica amministrazione. Con il governo Letta si deve mettere la parola fine a questo precariato storico, attraverso una legge apposita che intervenga sulla platea di lavoratori siciliani. È inammissibile – puntualizza Di Giacinto – che nelle altre regioni si sia intervenuto per garantire la stabilizzazione mentre per la Sicilia non si provveda. Crocetta ha tutta l’autorevolezza per chiudere questa partita a vantaggio dei lavoratori”.
E ovviamente, il sì arriverà, con ogni probabilità, da tutte le forze politice in parlamento. Il gruppo dell’Udc, ad esempio, ha fatto saèere di essersi “riunito questa mattina per esaminare i provvedimenti all’ordine del giorno dell’Ars. I deputati hanno condiviso l’esigenza di approvare in tempi celeri la norma che salvaguarda i lavoratori precari, con atti propedeutici all’assestamento di bilancio. In un momento di particolare difficoltà economica – si legge in una nota del gruppo centrista – per le aziende e le famiglie siciliane, il gruppo parlamentare dell’Udc all’Ars ha espresso altresì l’auspicio per un celere via libera al cosiddetto provvedimento ‘salva-imprese’ a condizione che e in assenza di alternative praticabili, vengano elevate le fasce di esenzione per l’aumento dell’Irpef, siano chiamate a contribuire quelle più abbienti e vi sia chiarezza effettiva sui soggetti beneficiari. Particolare attenzione andrà fin d’ora garantita – conclude l’Udc – alle risorse a tutela degli Enti strumentali della Regione siciliana che si occupano di disabilità e disagio sociale”.
“Da domani per tutti i precari, e le loro famiglie, – ha commentato il deputato siracusano Pippo Sorbello – è assicurata la proroga dell’impiego fino al 31 dicembre. Ci siamo battuti con decisione per arrivare in extremis all’accordo di evidente buon senso. Non era pensabile rischiare di lasciare a casa dal primo agosto 20 mila lavoratori”.