PALERMO – Piacevole sorpresa per alcuni lavoratori della Gesip, che si sono visti accreditare una cospicua somma di denaro sotto forma di rimborso Inps. La gioia, tuttavia, è durata appena poche ore, si trattava, infatti di un errore di calcolo.
A causa di un errore da parte dell’Inps, fa sapere il Comune in una nota, una quarantina di lavoratori della Gesip ha ricevuto con la busta paga di Luglio dei rimborsi non dovuti, fra 16 e 20 mila euro. Si tratta delle somme dovute per conguagli Irpef a tutti i lavoratori che però, per un errore materiale, sono state accreditate, accorpandole, ad un lavoratore ogni 40. Ci sono quindi circa 45 lavoratori che hanno percepito rimborsi per parecchie migliaia di euro (che dovranno restituire) e tutti gli altri lavoratori che non hanno ancora ricevuto i rimborsi.
Lo sbaglio tuttavia non è passato inosservato dalla lente dei sindacati, che non hanno perso l’occasione per ritornare sulla polemica legata ai controlli anti-fannulloni operati dal sindaco Orlando. “Paradossalmente l’Inps ha versato in alcuni conti corrente le somme che sarebbero spettate ad altri lavoratori, creando ulteriori danni a chi si aspettava una piccola boccata d’ossigeno. – comunicano il segretario del sindacato Asia, Salvo Barone e quello della Ugl, Antonio Mercante – È alquanto inqualificabile un errore simile, e casualmente anche l’Inps, commette un errore sempre a sfavore della povera gente”.
“Questo perché – proseguono i sindacalisti – sono i dipendenti Gesip che non sono buoni lavoratori. Che ognuno guardasse i propri errori, invece di continuare ad identificare i lavoratori Gesip come dei fannulloni, continuamente sotto pressione, controlli e con una miseria di retribuzione! Specifichiamo ai pochi che hanno ricevuto accrediti di migliaia di euro, di non usufruire di quelle somme, inquanto si potrebbero configurare reati penali che potrebbero compromettere anche il posto di lavoro. Sarebbe bene se la favola Gesip finisse al 31 dicembre, e come tutte le favole, si chiudesse con una lieta notizia che possa vedere i lavoratori finalmente sistemati per sempre”.