PALERMO – All’Amat, l’azienda palermitana dei bus urbani, quasi un terzo dei dipendenti ha parenti portatori di handicap e usufruisce dei benefici di legge come la possibilita’ di assentarsi dal lavoro tre giorni al mese. La curiosa statistica, apparsa sulla stampa nell’agosto scorso, e’ stata ripresa dall’on. Massimiliano Fedriga, della Lega Nord, che ha presentato un’interrogazione al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
”In seno all’azienda municipale di trasporto pubblico del capoluogo siciliano – dice l’interrogazione – ben 600 dipendenti su un totale di 1900 godono dei benefici della 104/92, che consente ai parenti di portatori di handicap di assentarsi dal lavoro per tre giorni al mese. Nei giorni successivi a Ferragosto, è accaduto che incredibilmente una larga maggioranza di questi 600 abbia deciso in maniera sincrona di usufruire dell’agevolazione prevista dalla normativa in vigore, creando notevoli disagi all’utenza e alla cittadinanza tutta”.
”Lo stesso direttore dell’Amat – continua – ha dichiarato che tali boom hanno spesso luogo a ridosso delle festività e che, nonostante i tentativi di calendarizzare le assenze su base mensile, nulla ha potuto fare per impedire ai dipendenti di usufruire del permesso retribuito in quanto la legge non impone alcun preavviso”. ‘
‘Siccome la ricorrenza di simili episodi induce a ipotizzare non più una semplice casualità bensì comportamenti furbeschi e fraudolenti, nel contesto peraltro di una società con perdite di esercizio superiori ai 10 milioni di euro e dunque sull’orlo del fallimento, chiedo al Ministero competente quali urgenti iniziative intenda porre in atto per verificare la corretta fruizione dei benefici della 104 da parte dei dipendenti Amat”, conclude.
Tra i circa 600 dipendenti dell’Amat che beneficiano della legge 104 per avere parenti portatori di handicap (su 1900 addetti in organico) c’è chi gode del doppio dei giorni di assenza (tre al mese) perché dichiara di assistere due familiari invalidi. In azienda qualcuno parla addirittura di lavoratori che ne riescono ad accumulare nove di giorni ogni mese. A oggi l’Amat, azienda per il trasporto pubblico a Palermo, non ha un piano per tamponare le giornate di maggiore stress per il servizio dovuto all’assenza contemporanea di personale che beneficia della legge 104, come è accaduto nel periodo di Ferragosto, quando molti mezzi sono rimasti nelle rimesse per mancanza degli autisti.
E poi c’è il problema dei controlli. A volte, spiegano alcune fonti, il lavoratore comunica la sua assenza, per la 104, il giorno prima. L’azienda si limita a protocollare la richiesta e spesso non sostituisce il dipendente, provocando un disservizio ai cittadini. I sindacati hanno chiesto nei giorni scorsi di ricorrere al personale in riposo e di utilizzare lo straordinario. Ma l’interrogativo è uno: quanti di questi 600 dipendenti in realtà assistono il proprio familiare invalido? Chi controlla? L’azienda, l’Inps?