PALERMO – Il dialogo non si fermerà, il sostegno alle “buone” iniziative rimane, ma i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e della Lista Musumeci non vogliono più essere “complici di questo governo immobile”. Alla fine la mozione di sfiducia al governo di Rosario Crocetta è arrivata, e come promesso è stata firmata da tutto il gruppo dei Cinquestelle (14 deputati) e dal gruppo Lista Musumeci (4 deputati). Diciotto firme, in tutto, il minimo che consente di depositare la mozione, che adesso dovrà essere calendarizzata per l’aula dalla Conferenza dei capigruppo.
Ma l’atto parlamentare – ha spiegato il capogruppo dei grillini all’Ars Giancarlo Cancelleri – “non rappresenta soltanto le nostre firme, ma quelle di migliaia di cittadini che hanno partecipato ad un sondaggio online che ha avuto esito plebiscitario”. E i cittadini, almeno quelli che votano nei meet-up del Movimento 5 Stelle, questo governo “lo vogliono mandare a casa”. Colpa di “leggi-manifesto”, del passo indietro sul Muos. E colpa dell’assenza di provvedimenti “che hanno migliorato la qualità della vita dei cittadini”, di una “logica dell’ultimo minuto che ha consentito che passassero porcherie”, ma anche di un governo che latita dal parlamento e che così “impedisce persino a noi deputati – ha continuato il capogruppo Cinquestelle – di fare il nostro dovere: per vedere il presidente della Regione siamo costretti a portarci la sua foto in aula, non ne possiamo più”.
Una sfiducia pensata, insomma, “e non un atto irresponsabile”, come l’hanno chiamato alcuni componenti dell’opposizione come i deputati del Pdl o del Cantiere popolare. “Saremmo degli irresponsabili se continuassimo a non far nulla per sbloccare la situazione”. Una posizione condivisa, come detto, dai parlamentari della Lista Musumeci, che la mozione non l’hanno soltanto firmata, ma scritta a quattro mani con i 5 Stelle. “Un atto coerente – ha detto Gino Ioppolo in conferenza stampa assieme ai grillini Cancelleri e Angela Foti – con il nostro ruolo di opposizione, che è quello che i cittadini ci hanno dato alle urne un anno fa”.
Ma di tentativi per scongiurare la sfiducia, hanno assicurato, ne sono stati fatti. Proposte “concrete”, “decine di proposte di legge”, addirittura i grillini hanno incontrato Crocetta e gli hanno consegnato una lista con alcuni punti che se portati a termine “avrebbero consentito di uscire dall’impasse”. Cosa che, a dire il vero, hanno fatto anche le opposizioni – Pdl compreso – chiedendo a Crocetta di presentarsi in aula con dei punti programmatici e condivisibili da tutti, da poter realizzare presto “facendo il bene dei cittadini siciliani”. Poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Non solo Crocetta non ci ha mai risposto – hanno detto i deputati – e il suo modo di governare ha fatto uscire dalla maggioranza persino il maggiore partito che lo sosteneva, ma come da prassi non si è neanche presentato in aula a rendere il parlamento partecipe di ciò che stava accadendo”. Gli atti parlamentari, nel frattempo, sono rimasti “lettera morta”. “E così non si può più andare avanti”. Ma che possibilità ha, adesso, questa mozione di sfiducia di trovare il consenso della maggioranza dell’aula? “Probabilmente pochissime – ha risposto Cancelleri – ma chissà che, con un governo così, non sia lo stesso Crocetta a votare a favore”.