PALERMO – “Siamo in mano a nessuno, a degli incompetenti, abbiamo un governo regionale che non si confronta con noi. Non si è mai visto che all’11 dicembre il sindacato non conosca la legge di bilancio”. Il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava non usa mezzi termini intervenendo agli stati generali del sindacato a Palermo.
I sindacati restano ancora all’oscuro dei documenti finanziari del governo, presentati alla stampa ma non alle parti sociali e tanto meno all’Assemblea regionale, come ieri ha stigmatizzato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Un incontro con l’assessore all’Economia per illustrare ai sindacati bilancio e legge di stabilità sarebbe fissato per il pomeriggio del 17 dicembre, a due settimane dalla scadenza entro la quale approvare il bilancio.
Ma proprio mentre Bernava lamentava le mancate comunicazioni da parte della giunta, è arrivata la notizia di una convocazione da parte di Crocetta e Bianchi di tutte le parti sociali per oggi pomeriggio alle 16 a Palazzo d’Orleans. L’incontro servirà proprio a illustrare i documenti contabili, anticipando così il faccia a faccia in programma 17.
A Palermo per l’iniziativa della Cisl oggi c’è anche il segretario generale del sindacato, Raffaele Bonanni. Che ha parlato del caso dei precari siciliani: “Penso che occorre trovare una soluzione produttiva perché altrimenti rischiamo di rinviare di volta in volta la solita immondizia sotto il tappeto, senza smaltirla. Bisogna affrontare la questione con molto coraggio, i governanti devono farlo e dare un assetto produttivo a queste cose, in un Italia piena di esigenze”, ha detto il leader della Cisl ai cronisti che chiedevano se a suo avviso l’ipotesi di derogare al patto di Stabilità per la proroga dei contratti degli oltre 24 mila precari della Regione siciliana possa essere una soluzione; ipotesi quest’ultima contenuta, tra l’altro, in alcuni emendamenti alla Legge di stabilità del governo nazionale.
Intanto, i sindacati sono convocati questa mattina in prima commissione all’Assemblea regionale per discutere della riforma delle Province che lasceranno posto a città metropolitane e liberi consorzi.
