Manager, tre mesi di rinvii | La Sanità ostaggio della politica - Live Sicilia

Manager, tre mesi di rinvii | La Sanità ostaggio della politica

Da tre mesi ormai, continua il balletto del "ci siamo quasi" sulla nomina dei nuovi direttori generali. E ogni giorno che passa, si rafforza il sospetto che logiche spartitorie prevarranno sul merito

L'editoriale
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PALERMO – Breve riassunto delle puntate precedenti. Il governo regionale deve nominare i nuovi 17 supermanager della Sanità. A dicembre 2012 si apre una procedura di selezione, con una valutazione affidata a una commissione di esperti. Ai primissimi di dicembre 2013 arriva il verdetto: sono 76 i candidati “promossi”, tra questi il governo dovrebbe pescare i nuovi direttori generali e chiudere la stagione dei commissari. Dopo un anno, finalmente tutto è pronto. Ma l’attesa non è finita. E comincia il balletto del ci siamo quasi. Che val la pena di riassumere passo dopo passo.

“Dobbiamo tenere conto di tanti elementi, oggi ne abbiamo uno in più, ed entro fine anno faremo una scelta che sarà di qualità”. Lucia Borsellino, 5 dicembre 2013.

“La prospettiva e quella di iniziare l’anno con la nuova squadra del management delle aziende. Adesso che è stato pubblicato l’elenco dei candidati apprezzati dalla commissione, ci sono delle aspettative”. Lucia Borsellino, 10 dicembre 2013

“I manager della Sanità? Vogliamo introdurre grossi elementi di novità: non friggeremo sempre con lo stesso olio…”. Rosario Crocetta, 11 gennaio 2014

“Per i manager il governo intende muoversi all’interno del rinnovamento e della trasparenza privilegiando figure innovative e competenti. La nomina avverrà sulla base di criteri certi, che privilegino l’esperienza professionale e la capacità di innovazione. Tali criteri verranno illustrati nel giro di una settimana alla commissione sanità all’Ars e all’opinione pubblica, attraverso la stampa. Subito dopo si procederà alle nomine”. Comunicato congiunto di Rosario Crocetta e Lucia Borsellino, 20 gennaio 2014

“C’è ancora qualcosa da limare, qualcosa da verificare, per esempio sui risultati ottenuti”. Rosario Crocetta, 22 gennaio 2014

“Ci siamo quasi, mancano ormai pochissimi giorni. Potremmo avere i nomi già la settimana prossima”. Lucia Borsellino, 22 gennaio 2014

“Al momento a me interessa sistemare le emergenze e le urgenze più scottanti. Certo, ne parlerò con Lucia Borsellino nei prossimi giorni. Ma le priorità sono altre. Non credo che crolli la Sanità siciliana se ritardiamo le nomine di un altro mese…”. Rosario Crocetta, 1 febbraio 2014.

“Siamo davvero agli sgoccioli. La prossima settimana è probabile che si porti a compimento il processo di selezione dei dirigenti”. Lucia Borsellino, 13 febbraio 2014

“Credo che almeno per i policlinici potremo già nominare i manager la prossima settimana. Per gli altri, servirà qualche altro giorno”. Rosario Crocetta, 18 febbraio 2014

“I manager dei policlinici potremo, credo, annunciarli tra pochissimi giorni. Dovremo scegliere tra le terne proposte dai rettori delle Università che prendono parte alla gestione del Policlinico. Quindi, sarà il turno degli altri. Chiuderemo la partita tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo”. Rosario Crocetta, 24 febbraio 2014

“I manager verranno nominati la prossima settimana. Al momento, i temi della Finanziaria e delle Province hanno fatto da padroni”. Lucia Borsellino, 24 febbraio 2014.

E così arrivammo al 7 marzo. Delle nomine dei nuovi dirigenti della Sanità non c’è ancora traccia. E senza un nuovo management nel pieno dei poteri, la Sanità siciliana rimane ammantata da un’ombra di precarietà. La procedura di selezione, andata avanti per mesi, doveva rappresentare la cifra della svolta. Di una scelta di campo, quella di nomine legate a criteri di meritocrazia e non alla consueta spartizione con bilancino per appartenenze politiche. Ma Crocetta ha continuato a tenere in tasca le nomine, moneta utile da spendere nel monopoli della coalizione, in vista del rimpasto e non solo. Questo almeno quanto malignano gli oppositori. I cui argomenti, però, si rafforzano ogni giorno che passa. La melina sui manager della Sanità ha assunto ormai contorni grotteschi. E dispiace che in qualche modo coinvolga una persona rigorosa come l’assessore al ramo Lucia Borsellino, i cui annunci, come si vede, sono stati fin qui sistematicamente disattesi dal presidente della Regione.

L’attesa è un lusso che la Sicilia non può permettersi. Portata a casa (non senza qualche inciampo) la riforma delle Province – risultato politico certo non scontato – il governo non ha più alibi. Ponga fine a questa comica, e senza perdere altro tempo nomini subito i nuovi manager, scegliendo i migliori. O dica chiaramente che quelle poltrone servono per ammorbidire o compensare questo o quell’alleato, presente o futuro. La verità, per quanto penosa, brucerebbe forse meno della vacua retorica del cambiamento.


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