Un nuovo caso d’intimidazione ai danni di un magistrato antimafia a Palermo. Nelle scorse settimane altri 4 magistrati (il giudice Giacomo Montalbano, i sostituti Nino Di Matteo e Roberto Piscitello e il gip Fabio Licata) sono finiti nel mirino di strane incursioni. Questa volta è toccato al sostituto procuratore Laura Vaccaro, che si occupa di criminalità organizzata e reati contro la pubblica amministrazione, anche se continua a collaborare con i colleghi della Direzione distrettuale antimfaia. Come riporta oggi “La Repubblica”, infatti, il Pm avrebbe ricevuto pesanti minacce telefoniche.
Nei giorni scorsi il ricorso proposto dal Pm Vaccaro contro la sentenza che aveva assolto in primo grado i boss Giocchino Cillari e Giovanni Di Giacomo per l’omicidio nel 1982 di Paolo Bevilacqua, un infermiere punito per avere mancato di rispetto alla sorella di un pentito, aveva portato in appello a due ergastoli. Laura Vaccaro segue anche il processo a Gaspare Di Maggio, il figlio di Procopio, storico capomafia di Cinisi arrestato.