PALERMO – Quasi due mesi di agonia, poi il decesso. Il cuore di Ignazio De Blasi, 80 anni, ha smesso di battere su un lettino dell’ospedale Villa Sofia, dove a metà febbraio era stato trasportato in gravissime condizioni dopo essere stato investito da un’auto pirata.
L’anziano fu letteralmente travolto dal mezzo che avrebbe sfrecciato ad alta velocità lungo il tratto compreso tra la clinica Maddalena e la clinica Stagno pe poi dileguarsi. De Blasi rimase quindi a terra, senza dare segni di vita: l’automobilista non gli prestò alcun soccorso, preferendo la fuga. A lanciare l’allarme furono alcuni passanti e sul posto arrivò il 118, subito dopo le pattuglie della polizia municipale.
I sanitari riuscirono a rianimarlo, a dare una speranza ai suoi familiari, le stesse che si sono spente in queste ore, quando per il pensionato, ricoverato ancora in Rianimazione, non c’è stato più nulla da fare. Il giorno in cui fu travolto si trovava nei pressi delle strisce pedonali. Improvvisamente, l’auto gli si schiantò addosso. Un impatto violentissimo che provocò ferite interne pesanti con tanto di emorragia, fino a far precipitare le sue condizioni.