Da Roma nuova stretta| sui conti della Regione - Live Sicilia

Da Roma nuova stretta| sui conti della Regione

Vertice a Palazzo d'Orleans con Agnello e Borsellino: "Anticiperemo gli obiettivi di tagli in materia di sanità relativamente ai farmaci e ai costi dei servizi. Lavoratori e imprese non saranno penalizzati", assicura il governatore. Oggi in Aula il "salvaimprese".

PALERMO – I nuovi tagli imposti dal governo nazionale alle Regioni non metteranno in ginocchio la Sicilia. Rosario Crocetta, al termine di un vertice a Palazzo d’Orleans con l’assessore all’Economia, Agnello, l’assessore alla Salute, Borsellino, con la partecipazione dei direttori e degli staff tecnici, interviene per rasserenare l’opinione pubblica dopo l’allarme lanciato dagli organi di stampa. “Nel corso dell’incontro è stato analizzato l’impatto sul bilancio della Regione del nuovo dl del governo nazionale, relativo al contenimento spesa – si legge nella nota del presidente della Regione -. L’incidenza valutata dall’assessorato all’Economia è complessivamente di 67 milioni di euro, destinati a un fondo di garanzia di rispetto del patto di stabilità e non dunque 140 o 200 milioni, come riportato da alcuni organi di stampa”.

“La situazione è totalmente governabile – ha affermato Crocetta – e non implicherà penalizzazioni per i lavoratori, per le imprese e per poveri, ma verrà gestita con tagli ulteriori di sprechi. In particolare si è pensato di anticipare gli obiettivi di tagli in materia di sanità relativamente ai farmaci e ai costi dei servizi, già prevedibili per circa 300 milioni. Il governo intende anticipare già prima del consuntivo di spesa, l’obiettivo di taglio di 75 milioni sulle spese regionali, e 75 sui fondi nazionali. In questo modo – conclude il presidente – si risparmia con la lotta agli sprechi e si fa risparmiare anche lo Stato, segno di una Regione che vuole mettere a posto i conti e fare spending review senza macelleria sociale”.

Nel corso dell’incontro, conclude la nota, sono stati sbloccati inoltre 7 milioni per i consorzi di bonifica che permetteranno di pagare i lavoratori.

Le misure restrittive volute dal governo Renzi hanno spinto quotidiani e agenzie a lanciare l’allarme sulla sostenibilità dei conti della Regione, con particolare riguardo alla manovra-bis che dovrebbe essere varata tra la fine del mese e i primi di maggio. La manovra-bis è al vaglio della commissione Bilancio dell’Ars. Un organo che, però, non lavorerà per tutta la settimana. In aula, infatti, da domani arriverà il dl “salvaimprese”. La commissione Bilancio attende di conoscere il destino del mutuo da un miliardo che finanzierà i pagamenti dei debiti verso le imprese prima di mettere mano alla manovra correttiva, da cui dipende lo sblocco degli stipendi per decine di migliaia di lavoratori, in particolare quelli di enti, consorzi e partecipate. Lo schema su cui lavorerà sarà quello presisposto dall’ex assessore Luca Bianchi.

I sindacati intanto incalzano la politica: “Il banco di prova per la tenuta del nuovo Governo regionale sarà la variazione di bilancio. Se, infatti, non si riuscisse ancora una volta a sbloccare lo stipendio di 40 mila persone, sarebbe un dramma per i lavoratori ma anche il segno che la politica siciliana non ha più alcun senso di responsabilità”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone, che aggiunge: “Speriamo che in tempi brevi sia approvata la manovra economica. Questo sindacato è già pronto ad intraprendere tutte le forme di lotta se si dovesse andare avanti con gli indugi non garantendo la sopravvivenza dei lavoratori”

 


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