PALERMO – La commissione è partita dal quattro. L’articolo quattro della Finanziaria, per l’esattezza, quello che riguarda il capitolo delle “entrate”. Inizia così in commissione Bilancio all’Ars l’esame di una manovra già in netto ritardo sui tempi previsti e accompagnata dalle solite polemiche.
Il testo, nei giorni scorsi, è stato “corredato” dalla bellezza di 617 emendamenti. E, curiosità nella curiosità, molti di questi portano la firma della maggioranza a sostegno del governo Crocetta. E persino di qualche assessore.
Intanto, però, si è partiti. Con un enorme punto interrogativo a troneggiare sulle possenti scrivanie della commissione: l’accordo tra governo regionale e Ministero dell’Economia che prevede una transazione sui contenziosi tra Regione e Stato, non convince i deputati. Un tema che è stato al centro della seduta di oggi in commissione. “I deputati giustamente – commenta l’assessore all’Economia Roberto Agnello – ci hanno chiesto qualche precisazione. E abbiamo risposto punto per punto, presentando anche l’elenco dei contenziosi ai quali il governo ha deciso di rinunciare”. Contenziosi che ammonterebbero a circa 4 miliardi di euro. E per i quali la Regione ha deciso di incassare 550 milioni. “Ma si tratta – ha aggiunto Agnello – solo delle cause che riguardano la materia finanziaria. Non c’entrano nulla, ad esempio, le cause sul patrimonio immobiliare o di altra natura”.
Ma ai deputati quell’accordo non va bene lo stesso. Per qualcuno, in realtà, si tratta di un atto nullo, visto che per decisioni di questa natura, lo Statuto prevede il passaggio appunto dal Parlamento. È il caso, ad esempio, del capogruppo del Partito dei Siciliani, Roberto Di Mauro: “La manovra finanziaria che ci apprestiamo a discutere – ha detto – è il frutto di un trucco ed un inganno. Il trucco è legato alla presunta disponibilità di risorse derivanti dall’accordo siglato dal Presidente Crocetta col Ministro dell’Economia e delle Finanze. L’inganno è quello delle cifre sbandierate da Crocetta, che in realtà cozzano proprio con quelle dell’accordo, da cui è evidente che la Regione si appresta a fare l’ennesimo regalo allo Stato”. “Quell’accordo – ha replicato l’assessore Agnello – può essere discusso nel merito, ci mancherebbe. Ma sulla validità dell’atto credo ci sia poco da dire. Vorrei ricordare che l’accordo non è stato sottoscritto al bar, ma col Ministro Padoan. Cioè con lo Stato”.
Rassicurazioni che non bastano. “L’unica cosa certa – ironizza il deputato Pdl ed ex presidente della commissione bilancio Riccardo Savona – è che le entrate non sono certe”: Per questo, i commissari hanno chiesto anche se il governo intenda “certificare” quelle somme anche attraverso un passaggio in giunta. “Questo lo vedremo”, ha tagliato corto Agnello.
Intanto, però, i dubbi rimangono. E di fronte all’ottimismo dell’assessore (“Stiamo planando, senza problemi”), qualche parlamentare usa l’arma dell’ironia: “L’assessore dice di planare, che tutto va liscio? Forse – ha detto il vicepresidente della commissione Bilancio Vincello Vinciullo – l’assessore ha capito che siamo ancora in alto mare. Quell’accordo lascia molti nodi da sciogliere. Per questo abbiamo chiesto un’ulteriore certificazione dalla Segreteria generale, o un passaggio in giunta”. Ma non solo. C’è anche il nodo della rinata Tabella h: “Sì, chiamiamola tabellina H”. Anche quello è tema caldo, caldissimo della Finanziaria, che Agnello prova a raffreddare: “Quegli enti – spiega – erano sorretti da una legge che prevedeva quei finanziamenti. Ce n’erano anche altri in quelle condizioni? Certo, il governo ha fatto una scrematura, una scelta”. Scelte non gradite, in molti casi. Visto che sull’articolo 28 della Finanziaria, quello nel quale si ritrova l’identikit della (una volta) defunta Tabella H, sarebbero piovute decine di emendamenti da parte dei deputati.
Ma c’è anche qualche buona notizia. Intanto, sui Forestali: “”Non verranno sospesi i lavoratori della Forestale, come invece preannunciato nei giorni scorsi, ma continueranno a lavorare serenamente” ha annunciato Vinciullo alla fine “di un aspro dibattito tenutosi durante la seduta”. Nei giorni scorsi, infatti, si era diffusa la notizia dell’invio ai responsabili provinciali delle lettere di licenziamento nei confronti dei lavoratori. “Nessun licenziamento. Con i soldi rimasti dalla manovra-bis – spiega Vinciullo – verrà assicurato l’impiego dei lavoratori a 171 e a 101 giornate”. Ma non solo Forestali. L’assessore Agnello, ad esempio, ha detto che il governo non intende abolire la norma sul “reddito minimo” ma che sta solo operando una riscrittura che possa trovare un maggiore accordo in Assemblea. Le altre buone notizie riguardano la Sanità. “Il dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Salvatore Sammartano – spiega Vinciullo – ha portato a casa un ottimo risultato. Invece dei previsti 100 milioni, frutto del tavolo tecnico sulla Sanità, ha consentito alla Regione un trasferimento di 108 milioni. Con questi chiari di luna, otto milioni di euro possono fare molto comodo”. Una delle poche cose certe nella finanziaria dalle entrate incerte.