PALERMO – Erano partiti da Catania con le idee ben chiare: volevano mettere a segno un furto in appartamento. Sono però andati in fumo i piani di due catanesi, Giovanni Gioia, 51 anni e Francesco Sapuppo, di 61, arrestati dai poliziotti del commissariato Porta Nuova in flagrante.
Le manette sono scattate stamattina, quando il proprietario di un’abitazione di via Santissima Mediatrice si è allontanato da casa. Al suo ritorno, se il vicino non si fosse accorto di quello che stava succedendo, avrebbe trovato l’appartamento svaligiato. Il peggio è infatti stato evitato dall’arrivo della polizia, avvisata da un condomino: troppo strani quei rumori davanti alla porta dell’appartamento. I malviventi avevano già scassinato la serratura quando gli agenti sono giunti sul posto.
Erano alla ricerca di qualcosa di prezioso, di soldi e gioielli, ma si sono trovati in trappola. La polizia ha infatti bloccato l’ascensore per non permettere la fuga e dalle scale hanno fatto irruzione nell’abitazione. I due, con le spalle al muro, hanno lnciato uno zaino da una finestra del palazzo: conteneva diversi mazzi di chiavi adulterine, pronte ad aprire qualunque porta, anche quelle blindate. I loro intenti sono apparsi chiarissimi ai poliziotti che hanno fatto scattare l’arresto. La trasferta dei due catanesi si è così conclusa all’Ucciardone.