PALERMO – Palazzo delle Aquile e non ci sta e si prepara a inviare un decreto ingiuntivo alla Regione siciliana. Casus belli i lavori di bonifica del così detto “Ferro di Cavallo”, il canale di drenaggio da 2,7 chilometri che funge da valvola di sfogo per le acque bianche di Mondello ma che è ostruito al 75% da detriti vari. Un’operazione di pulizia che non risolverebbe il problema degli allagamenti in via definitiva, ma che sicuramente sarebbe una boccata d’ossigeno per una borgata che, appena piove, diventa una piscina a cielo aperto.
Il problema è che i lavori, eseguiti alla Gap srl di Roma, sono praticamente fermi perché la Regione non ha ancora accreditato le somme: si tratta di poco più di tre milioni di fondi Por ancora chiusi nei cassetti di Palazzo d’Orleans. Basti pensare che il Comune non riesce neanche a pagare la prima fattura, da 166mila euro, e per questo ha dovuto bloccare tutto. “I soldi sono stati impegnati, ma non possiamo spenderli – spiega il vicesindaco Emilio Arcuri – perché non vengono accreditati. Lo abbiamo spiegato anche nel corso di un’audizione alla commissione Ambiente dell’Ars, ma da undici mesi è praticamente calato il silenzio”.
Un decreto ingiuntivo che arriva dopo un botta e risposta tra Comune e Regione. In occasione della visita a Palermo del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, la Regione aveva preparato un dossier in cui compariva anche il capoluogo: secondo quei dati, su 450 milioni a disposizione l’amministrazione di Palermo ne aveva certificati 40 milioni, meno del 10%. Dichiarazione a cui era seguita quella, piccata, del Comune: “In una lettera inviata il 22 ottobre al Comune di Palermo dal dipartimento delle Infrastrutture della mobilità e dei trasporti – si legge in una nota di piazza Pretoria – la Regione certifica che la differenza tra le somme già certificate per il progetto del tram fino al maggio 2014 è pari a 126.636.322 di euro riferito all’importo ammesso dalla comunità europea di approvazione della scheda del Grande Progetto pari a 137.331.662 euro e quindi ben oltre l’80%”.
Sabato scorso però Crocetta è tornato alla carica contro Orlando all’inaugurazione della fiera Emaia di Vittoria: “Lui (Orlando, ndr) continua a chiedere il commissariamento della Regione – ha detto Crocetta – ma il primo da commissariare sarebbe lui che su 45 milioni di euro di fondi europei ne ha speso solo pochi”. Insomma, si è passati da 450 milioni a 45. “Noi parliamo di numeri veri – sottolinea Arcuri parlando del decreto ingiuntivo – di numeri precisi e fatti precisi. Questo è governo, la propaganda è un’altra cosa”.