PALERMO- “Il protocollo dell’Eni per Gela che autorizza nuove trivellazioni? Il problema è trovare il modo che questo avvenga senza mettere in discussione l’equilibrio ambientale”. L’ha detto ai cronisti il leader della Fiom, Maurizio Landini, parlando del protocollo del 6 novembre sulla riconversione in Green Raffinery del Petrolchimico di Gela. Nell’ambito dell’intesa sono previste nuove attività di ricerca di idrocarburi offshore e onshore. “Da che mondo è mondo, la raffinazione si fa vicino a dove si effettuano le trivellazioni – ha aggiunto. Altrimenti corriamo il rischio che il petrolio estratto in Italia venga lavorato fuori dal Paese”. “Anche per l’Eni serve un piano nazionale. Un’azienda controllata dallo Stato – conclude – non dovrebbe rispondere solo a una questione di utili ma a un’idea più generale”.