SANTA CROCE DI CAMARINA (RAGUSA)– E’ iniziato un giorno decisivo per le indagini sull’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival, la polizia scientifica sta concludendo le operazioni di analisi sul corpo ritrovato privo di vita nel canalone che separa Camarina da Punta Secca.
Nel frattempo quella appena trascorsa è stata una lunga notte di interrogatori. Emerge la figura di un ragazzo, secondo le testimonianze, che il bimbo avrebbe incontrato e che gli avrebbe, qualche volta, dato un passaggio in motorino.
Due le direzioni degli investigatori: comprendere esattamente perché è stato ucciso il bambino e ricostruire le ultime ore della sua vita, partendo proprio dal luogo del ritrovamento. L’unica certezza, al momento, è che il piccolo di 8 anni è stato strangolato. Due punti da congiungere, non solo fisicamente: la scuola e il canalone. Gli investigatori inviati dal ministero dell’Interno sono al lavoro, al fianco di carabinieri e polizia, per riempire questo vuoto lungo quasi otto ore, cioè il tempo che è trascorso dall’ultimo avvistamento fino a quando un cacciatore lo ha ritrovato privo di vita.
Nessuno è indagato ufficialmente, il procuratore capo di Ragusa Petralia ha invitato i cittadini a non alimentare la caccia alle streghe. La tensione è alle stelle, il paese è sconvolto e la piazza è presidiata da giornalisti e abitanti. Proprio ieri, la compagna del nonno di Andrea si è sentita male all’ingresso della caserma dei carabinieri ed è stata portata d’urgenza in ospedale. Il marito a quel punto se l’è presa con i giornalisti.
Ed è proprio ai cittadini che Francesca Iurato, sindaco di Santa Croce di Camerina, invia un appello: “Se qualcuno è a conoscenza di qualche particolare che può essere utile alle indagini, lo comunichi, anche in forma anonima”. Ogni istante è prezioso. “La cittadina – tiene a sottolineare il sindaco Iurato – ha risposto condannando gravemente quanto accaduto”, resta da scoprire il colpevole e non è semplice.
Don Angelo, parroco della chiesa Madre, esorta gli abitanti “ad essere uniti – dice a Livesicilia- . Penso che questa sia la cosa essenziale per una comunità come la nostra che si è vista crollare addosso ogni cosa, in questo momento tragico”.
“La comunità – continua don Angelo – vive un momento di buio, la speranza è che si risolva presto il caso. Dobbiamo vegliare sui bambini – conclude il parroco – dobbiamo vegliare su di loro perché questi avvenimenti non devono accadere”. I funerali del piccolo Andrea si svolgeranno giovedì, nel frattempo, si spera in una svolta nelle indagini, necessaria perché il passare del tempo difficilmente aiuta l’accertamento dei responsabili dei gravi fatti di cronaca.