Ucciso a colpi di pistola: nel vivo il processo per il delitto Ilardi

Ucciso a colpi di pistola: entra nel vivo il processo per il delitto Ilardi

Sul banco degli imputati un 34enne
CORTE D'ASSISE
di
2 min di lettura

ACI SANT’ANTONIO (CATANIA) – Fu un delitto eclatante. Era il 27 febbraio scorso quando un commerciante all’ingrosso di pollame, il 53enne Francesco Ilardi, fu ucciso a colpi di pistola in via Vittorio Emanuele ad Aci Sant’Antonio. Adesso, il prossimo 29 gennaio, entrerà nel vivo il processo per omicidio a carico di Antonino Cosentino, 34 anni, figlio di un ex socio della vittima.

L’udienza

Il dibattimento si celebra dinanzi alla Corte d’assise di Catania. L’imputato è difeso dagli avvocati Margherita Ferraro e Francesco Antille del foro di Catania. In aula è pure presente la parte civile, ovvero i familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Umberto Terranova. L’accusa è sostenuta dal pm Francesco Augusto Rio, che ha coordinato personalmente le indagini, svolte dai carabinieri.

Il fermo

A fine mese il processo entrerà dunque nel vivo. Cosentino, si ricorda, fu fermato dai  carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania dopo essersi allontanato dalla scena del delitto. Dopo aver sparato, infatti, avrebbe lasciato la macchina, una Suzuki SX4. E quando i carabinieri lo hanno bloccato, era con suo padre e con un legale: stava andando a costituirsi. I carabinieri avevano rinvenuto tracce di polvere da sparo nell’auto.

Le ricerche

L’accusa si basa sulle attività svolte dai militari, supportate anche dalle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. Inoltre ci sarebbero le dichiarazioni di persone informate sui fatti. I rilievi sono stati effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Catania. Le indagini, va sottolineato, sono state svolte con il supporto della Compagnia di Acireale dei carabinieri.

La confessione

Secondo quanto è emerso, dopo l’arresto Cosentino avrebbe in qualche modo ammesso le proprie responsabilità, pur negando di aver avuto alcuna volontà di uccidere la vittima. Sta di fatto che l’accusa è omicidio volontario. In aula, dopo gli investigatori che hanno svolto le indagini, a fine mese dovrà essere sentito il figlio della vittima.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI