PALERMO – Dopo il via libera dell’assemblea dei lavoratori è stato “firmato in tarda serata al Ministero dello Sviluppo Economico l’accordo azienda-istituzioni-sindacati per la ripartenza del sito ex Fiat di Termini Imerese”. Lo comunica il ministero.
L’atto formale – spiega il ministero con una nota – “è stato preceduto dalla necessaria operazione di capitalizzazione di Blutec (la newco che ha deciso di investire nel rilancio dell’impianto palermitano), effettuata nel pomeriggio a Torino”. L’intesa al ministero “è stata firmata dal ministro Federica Guidi, dai rappresentanti di Blutec, di Fiat/Fca e del Ministero del Lavoro, dall’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, dal sindaco Salvatore Burrafato, da Invitalia e dalle Organizzazioni Sindacali”. Era presente anche il viceministro Claudio De Vincenti che per il ministero dello Sviluppo ha seguito la vertenza fin dall’inizio. L’accordo sottoscritto questa sera “prevede, nei suoi punti essenziali, il progressivo rientro in fabbrica, da qui al 2018, di tutti gli addetti per la realizzazione di un piano industriale articolato in due fasi: la prima, che decollerà a gennaio prossimo, destinata alla produzione componentistica e la seconda finalizzata alla progettazione e alla realizzazione di due modelli di auto ibride (una di segmento A-B, l’altra di segmento B-C)”.
Oggi Termini si era svegliata con una buona notizia, la prima dopo anni bui legati all’addio dell’industria dell’auto: Biennesud ditta dell’indotto Fiat, che si occupava per il Lingotto di verniciatura di paraurti, ha revocato le procedure di
licenziamento collettivo per i 67 operai in cassa integraizone in deroga fino a fine anno. L’intesa con i sindacati, raggiunta negli uffici provinciali del Lavoro a Palermo, consentirà di attivare altra cassa integrazione. “Sono i primi effetti dell’accordo di massima raggiunto ieri”, racconta fiducioso il segretario regionale della Fiom, Roberto Mastrosimone, anima della protesta degli ex lavoratori Fiat in questi anni. Una buona notizia che arriva in una giornata aperta dai buoni auspici del premier, Matteo Renzi: “Spero che si firmi l’accordo e i lavoratori lo approvino”, ha affermato il presidente del Consiglio.
Tira un sospiro di sollievo anche la Cisl: “In tempi così stretti aver ottenuto questa ipotesi di accordo sembra un ottimo risultato – dicono Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo della segreteria provinciale Fim – ci auguriamo possa concretizzarsi tutto al più presto, a partire dall’avvio delle attività industriali e il reinserimento dei lavoratori, e per consentire ciò, la proroga per 2 anni della cassa integrazione straordinaria per gli operai”. Per la Uil parla in prima persona il segretario della Uil: “L’accordo su Termini Imerese ha scongiurato un rischio grave per quei lavoratori e per quel territorio del nostro Paese. Siamo soddisfatti perché l’intesa riaccende la speranza in una realtà in cui stava prendendo piede una desertificazione industriale, con ricadute occupazionali davvero preoccupanti”.
Intanto, parla anche il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato: “La nostra vigilanza proseguirà fino alla riapertura dei cancelli dello stabilimento”, afferma. Il sindaco si dice “ottimista” e aggiunge: “Si deve fare il possibile per dare una speranza ai
lavoratori ex Fiat ma anche a quelli dell’indotto e alle loro famiglie”.