PALERMO – Crocetta non ha ancora rinunciato ad Antonio Fiumefreddo. E probabilmente proverà fino all’ultimo a nominare in giunta l’attuale presidente di Riscossione Sicilia. Si avvicina il varo del quarto governo del presidente gelese. E gli incontri, gli appuntamenti diventano frequentissimi, spesso segreti, a volte persino inusuali. Come quello che ha visto, come teatro del dialogo chiarificatore tra il governatore e il deputato del Psi-Megafono Nino Oddo, addirittura l’aeroporto di Punta Raisi, da dove il parlamentare sarebbe, di lì a poco, partito verso Milano. E in quell’occasione il governatore avrebbe avanzato la sua proposta: Mariella Lo Bello confermata in giunta in quota “Megafono”, così da liberare un posticino per Antonio Fiumefreddo, che sarebbe entrato nell’esecutivo come assessore del presidente.
Ma gli ex Megafono hanno cortesemente rifiutato. I programmi adesso sono altri. La svolta verso il Partito socialista di Nencini è ormai avvenuta. E il simbolo del Megafono inizia a sbiadirsi ogni giorno che passa. Quelli che erano “gli uomini del presidente”, semmai, domani alle 16 incontreranno il segretario regionale del Pd Fausto Raciti per riaffermare un “patto federativo” che avvicina ancora un po’ questi parlamentari ai democratici. Nella sede regionale di via Bentivegna si recheranno il presidente dei socialisti siciliani Carlo Vizzini, il segretario regionale Giovanni Palillo e il capogruppo all’Ars Giovanni Di Giacinto. È proprio quest’ultimo l’uomo indicato dal Psi-Megafono per l’ingresso nell’esecutivo di Crocetta.
Domani, poi, Raciti, impegnatissimo, incontrerà, insieme al presidente della Regione Rosario Crocetta, gli altri partiti della maggioranza. Quasi certo l’appuntamento col leader siciliano dell’Udc Gianpiero D’Alia, mentre assai confusa, al momento, resta la posizione di Ncd. Anche tra i deputati regionali la tensione è alta. E più di un parlamentare ha chiesto ai leader del partito di non prendere parte a queste “consultazioni”. Il gruppo parlamentare, invece, si riunirà sabato mattina. Lì bisognerà prendere una decisione che superi l’attuale ambiguità. Ncd, infatti, con l’Udc ha già creato a Sala d’Ercole l’intergruppo che rappresenta, di fatto, l’embrione di quello che già a Roma è “Area popolare”. Sabato potrebbe essere sciolto definitivamente il nodo, con la scelta che appare la più probabile: l’ingresso in giunta non attraverso un “politico” ma tramite un tecnico d’area. Il nome più gettonato resta quello dell’ex manager del Policlinico Mario La Rocca.
Un tecnico tra i politici. Ma potrebbe non essere il solo. Perché i renziani insistono per la conferma in giunta di Alessandro Baccei. A questo proposito, anche nella riunione di ieri con Raciti, il governatore ha manifestato la propria insofferenza nei confronti dell’assessore all’Economia. Ma i toni sarebbero stati molto meno “conflittuali” di quelli usati qualche giorno fa, quando Crocetta ha accusato Baccei, tra le altre cose, di aver “diffuso inutili allarmismi” che avrebbero rischiato di “danneggiare la Sicilia”. – ”Rimpasto – ha minimizzato ieri Faraone, in occasione della convention di Sicilia Futura – è parola che non mi piace in generale. E’ lontana anni luce dalla nostra concezione di fare politica. Non mi interessa – ha aggiunto Faraone – un dibattito legato a queste questioni. La preoccupazione è quella di creare le condizioni affinché la Sicilia non perda le occasioni del Governo Renzi. E purtroppo fino a ora le abbiamo perse. Quando riusciremo a creare le condizioni affinché tutte le riforme che si stanno facendo non si fermano a Reggio Calabria, io sarò contento”. Ma il dibattito è vivo, altroché.
E presto avrà anche un luogo e una data ufficiale. Nelle prossime ore, infatti, il segretario regionale del Pd Fausto Raciti convocherà con procedura d’urgenza la direzione regionale del partito. Molto probabilmente la riunione si terrà domenica. I tempi infatti sono strettissimi. Nelle prossime ore, infatti, bisognerà sciogliere gli ultimi nodi (Fiumefreddo, Lo Bello, Baccei), la composizione generale della giunta (Ncd dentro o fuori? Quanti assessori scelti dal presidente?) e anche l’identikit definitivo (giunta tutta politica, con deputati o senza, o mista con qualche tecnico). Lunedì poi si passerà ai nomi. Sarà quella la giornata in cui, molto probabilmente, nascerà il Crocetta quater. Due giorni dopo, il governatore festeggerà il terzo anniversario della sua elezione.