Bomba ecologica a Brancaccio| Traffico di rifiuti illeciti, 3 arresti - Live Sicilia

Bomba ecologica a Brancaccio| Traffico di rifiuti illeciti, 3 arresti

I militari della Guardia costiera all'interno del deposito

In manette tre fratelli, nelle loro abitazioni trovate anche una pistola e un ordigno bellico. Nel deposito di Brancaccio si trovavano enormi quantità di materiale altamente inquinante.

Palermo, piazza Scaffa
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PALERMO – Avrebbero gestito un traffico di rifiuti illeciti tra l’Europa e l’Africa. Punto di snodo, il porto di Palermo. Sono scattate le manette per i vertici di un’organizzazione scoperta dalla Procura di Palermo che ha disposto anche il sequestro di diversi immobili, tra cui un maxi deposito di Brancaccio.

Ad eseguire l’operazione “Green Storm”, i militari della Guardia Costiera appartenenti alla Direzione Marittima di Palermo, che con l’intervento delle unità cinofile e del personale dell’Arpa hanno effettuato i rilievi e fatto scattare i provvedimenti. Pedinamenti, controlli e appostamenti, hanno condotto all’organizzazione a capo della quale c’erano tre fratelli, D.F. V., D.F. R e D.F. A, due rinchiusi in carcere, uno finito ai domiciliari: avrebbero gestito abusivamente un deposito di circa 10 mila metri quadrati che si trovava in piazza Scaffa: lì sarebbe avvenuto lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi.

Sono anche state effettuate diverse perquisizioni domiciliari. I militari hanno trovato una pistola, un ordigno bellico e migliaia di euro, denaro ritenuto frutto dell’attività illecita. Sequestrato un parco mezzi con motocicli, mezzi da lavoro e veicoli commerciali utilizzati nella gestione abusiva di rifiuti. Nel deposito di Brancaccio sono tra l’altro state trovate 3 tonnellate di rame pronto per la vendita, 10 tonnellate di rame ancora in cavi di illecita provenienze, 75 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Questi ultimi sono rifiuti particolarmente pericolosi perché provenienti da piccoli e grandi elettrodomestici,ma anche da computer, cellulari e lampade fluorescenti che una volta giunti al termine del loro ciclo di vita devono essere smaltiti seguendo regole ben precise perché altamente inquinanti. Insomma, a Brancaccio c’era una vera e propria bomba ecologica, dove sono stati rinvenuti fusti di olio refrigerante, nichel e metalli pesanti, altamente inquinanti stoccati a cielo aperto. Ai militari non è sfuggita la presenza di numerosi oggetti di bronzo ed ottone, sicuramente refurtiva di colpi messi a segno in luoghi di culto o in alcuni cimiteri.


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