PALERMO – “Riprende vita il Campo Ostacoli del Comune di Palermo, grazie alle maestranze della Reset, società Consortile nata dalle ceneri della Gesip, a dimostrazione che i dipendenti sono dotati di grande professionalità e grande senso del dovere. Già quasi ultimati i lavori di bonifica e ristrutturazione dei locali, campi, stalle che consentiranno alla città la fruizione di un bene abbandonato da anni. Nonostante tutto quello che i lavoratori sono costretti a tollerare, a seguito del transito da una società all’altra, questo è l’ennesimo esempio di grande professionalità. Chiediamo a gran voce delle specifiche lettere di assegnazione dei lavori e relative mansioni soggettive, al fine di addivenire a una sempre più chiara identificazione della forza lavoro, soprattutto quella specializzata, che viene riconosciuta solo per ottemperare alle esigenze e mai per attribuire ruoli e mansioni ed eventuali successive gratificazioni, anche in termini economici. Non è accettabile che solo i dipendenti della Reset, rispetto al panorama generale delle partecipate del Comune di Palermo, siano gli unici ai quali non viene riconosciuto nulla. Confidiamo in un tempestivo intervento dell’azienda perché effettui un primo passo nel riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte, operatività che dovrà necessariamente essere messa in campo anche per tutte quelle altre professionalità che si adoperano sul territorio. Rimane, nostro malgrado, il nodo più grosso da sciogliere, ossia capire la manovra di bilancio comunale quale sarà, poiché se dovessero essere confermate le voci attuali, l’incremento previsto dal Comune di Palermo non consentirà nessun aumento agli attuali contratti dei dipendenti, venendo meno agli accordi sottoscritti. Motivo per il quale attendiamo tutta questa settimana una convocazione ufficiale di tutte le sigle sindacali, dopo di ciò preannunciamo manifestazioni di protesta che seguiranno allo già proclamato stato di agitazione”. Lo dice in una nota il sindacato Asia.
"Confidiamo in un tempestivo intervento dell’azienda perché effettui un primo passo nel riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte".
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