PALERMO – Anno nuovo, ferro vecchio. È una storia di ordinario ritardo quella dei treni veloci Palermo-Catania. E non è un ossimoro. In quasi sette mesi, ovvero da quando sono stati avviati a maggio appena qualche giorno dopo il crollo del viadotto Himera, hanno accumulato 21 giorni di ritardo. Il report è del Comitato pendolari siciliani che, stilando anche la classifica dei peggiori viaggi tra le due principali città dell’Isola, registra 515 ore di ritardo, pari a 30.902 minuti. A circa otto mesi di distanza dal cedimento sull’autostrada A19, il dato risulta quanto più beffardo: il potenziamento del servizio ferroviario, con la sua incentivazione, sarebbe dovuto servire a creare una valida alternativa dopo la chiusura di quel tratto di strada colpito dalla frana. E se da un lato l’esperimento si può dire riuscito, grazie all’affluenza dei passeggeri che hanno preferito il viaggio su rotaie al giro dell’oca sui tornanti di Polizzi Generosa, dall’altra non sono mancate le note dolenti.
Su 187 giorni di monitoraggio, dei 2.375 treni presi in esame, solo l’8 per cento è arrivato in orario o, addirittura, in anticipo. Escludendo dal conteggio del periodo il mese di ottobre, in cui la linea ferrata tra Palermo e Caltanissetta è stata chiusa a causa dei danni causati da un forte temporale, solo il 33 per cento dei treni ha portato un ritardo inferiore ai 5 minuti. Il resto, un cospicuo 60 per cento, ha accumulato ritardi superiori. Andando al sodo: quattro treni su dieci hanno rispettato la tabella di marcia. Analizzando ancora i ritardi, è stato registrato che tra questi solo il 19 per cento ha avuto un ritardo tra i 6 e i 10 minuti; la percentuale di ritardi tra gli 11 e i 20 minuti è del 20 per cento e per quelli oltre i 20 del 19 per cento. Solo il 2 per cento dei treni, in pratica 46 dei convogli in esame, ha raggiunto la destinazione con più di un’ora di ritardo.
All’interno della classifica anche il podio degli orrori. È stata stilata, infatti, anche la lista dei viaggi da incubo su rotaie in Sicilia. Il Lucifero dei convogli è il Palermo-Catania delle 17.36 che si aggiudica la medaglia d’oro e che ha creato spesso disagi ai viaggiatori, accumulando ben 53 ore di ritardo, circa 3.209 minuti. Un argento a seguire per il suo gemello, il Catania-Palermo in partenza appena 4 minuti prima, con circa 50 ore di attesa, ovvero 3.026 minuti. Un cortocircuito non da poco se si pensa che la fascia oraria del pomeriggio è senza dubbio molto battuta dai pendolari. Medaglia di bronzo, infine, per il mattutino Palermo-Catania delle 7.36, circa 43 ore di ritardo cui segue, a ruota, il Catania-Palermo, al via 2 minuti dopo, che si ferma a 40 ore complessivo.