PALERMO – Per motivi di salute non possono più svolgere le mansioni per le quali erano stati assunti, non sono più ‘produttivi’. E così una quarantina di autisti soccorritori della Seus, la società che gestisce il servizio 118 in Sicilia, rischierebbe di perdere il posto di lavoro. Il motivo, racconta oggi il “Giornale di Sicilia”, è che fino a questo momento non è stato possibile trovare all’interno dell’azienda una collocazione alternativa.
Grazie a incarichi temporanei, ha spiegato il presidente del Consiglio di gestione Gaetano Montalbano, si è riusciti a tamponare la situazione. Ma trovare una soluzione definitiva, che possa scongiurare l’esubero e il possibile licenziamento, sembra non essere così semplice. Tanto più che il tentativo di trovare una collocazione per questi lavoratori in altre società partecipate pare essere andato a vuoto.
Il personale, in sostanza, rischia così il licenziamento per “motivi di salute”. Comprovati, peraltro, da un doppio controllo. Quello interno all’azienda e quello effettuato dall’Asp. E le condizioni fisiche riscontrare in questi quaranta lavoratori risultano effettivamente incompatibili con gli incarichi svolti sopra le ambulanze. La questione è finita sul tavolo della commissione Sanità dell’Ars e dell’assessore Baldo Guicciardi. Un confronto con la Seus che andrà avanti anche nei prossimi giorni. Ma la soluzione sembra ancora lontana.