Fermo posta cocaina| Da Palermo ai lidi della movida - Live Sicilia

Fermo posta cocaina| Da Palermo ai lidi della movida

Fiumi di polvere bianca viaggiavano sulle macchine partite da Genova e Napoli.

Il blitz - le intercettazioni
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PALERMO – Santiago Rodriguez Gonzalez, ex poliziotto della Guardia Civil, riempiva la sua macchina di cocaina. Una volta sbarcata a Palermo, la roba veniva smistata tra Trapani, Marsala e Agrigento. Nelle notti estive dei lidi agrigentini i consumi schizzavano alle stelle. Al “Maddalusa Beach”, gestito da Massimo Lazzaro, venivano accontentate le richieste dei clienti più facoltosi. Lazzaro era finito in manette nel luglio del 2014, così come Gonzalez e il suo socio, Gerardo Olarte Alonso. Ieri gli uomini del Nucleo di polizia tributaria di Palermo hanno arrestato le altre presunte pedine del narcotraffico. A cominciare da Pietro Maniscalco e dalla compagna, la palermitana Marisa Spatola.

Il porto di Palermo era una tappa obbligata per le macchine imbottite di polvere bianca. Il 27 settembre 2014 Rodriguez sbarca dalla nave partita da Genova. Ad attenderlo c’è Olarte. Lo ha preceduto in aereo con un volo partito da Madrid per vigilare sui controlli. Tutti inutile. La Citroen C3 con alla guida Gonzalez viene perquisita. A nulla serve il tesserino della Guardia civil che l’ex poliziotto sventola sotto il naso dei finanzieri. All’interno del cruscotto ci sono nove panetti di cocaina, conservati sotto vuoto. Quattro chili in tutto.

Secondo gli investigatori, la droga era destinata a Maniscalco. Una convinzione che nasce da alcune intercettazioni telefoniche. Il giorno dello sbarco dello spagnolo, infatti, Maniscalco chiama Vito Chirco, pure lui finito in cella: “… non mi posso muovere io… di mattina non sono sceso, hai capito?… perché sto aspettando, che si è parlato ieri sera del discorso fisico là che ha avuto… era una infezione è stata… ora non sappiamo… o di mattina o di pomeriggio… fra un po’ dovrebbe essere qua (il riferimento sarebbe ad Olarte ndr), in attesa che arrivi il postino (identificato in Rodriguez, ndr)… appena mi squilla vengo … vengo da te e ce ne andiamo…”. Solo che gli spagnoli finiscono in cella a Palermo. Maniscalco non si dà pace: “… non mi posso muovere… non mi posso muovere ancora… non ci sto capendo più niente”.

Da Maniscalco a Lazzaro: questo sarebbe uno dei passaggi successivi della polvere bianca. Lazzaro sceglieva altri locali del litorale agrigentino per fissare gli appuntamenti. I finanzieri della Tributaria lo hanno visto discutere con Calogero Iginio Pattie altre tre persone. Salito a bordo della sua auto fu fermato dai finanzieri. Addosso aveva venti grammi di cocaina. Fu l’ex compagna di Lazzaro ad avvertire Spatola che, a sua volta, si affrettò a chiamare Patti: “…. ieri a quanto pare Massimo ha avuto un incidente… siccome non è in grado di rispondere perché non sta tanto bene…quindi….”.


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