PALERMO – “Aumentare il mensile a Totò u rullo”, c’era scritto nel pizzino trovato nella tasca dei pantaloni di Salvatore Lo Piccolo, il giorno di novembre 2007 che lo arrestarono nella villa di Giardinello.
“U rullo” è il soprannome di Salvatore Gregoli, arrestato dai carabinieri del NUcleo investigativo di Palermo su richiesta dei pm Luise, Picozzi, e Tartaglia per l’omicidio di Giampiero Tocco. Un rappresentante del mandamento di Santa Maria di Gesù – Gregoli – avrebbe partecipato a un omicidio voluto dal capo di un mandamento a cui non era affiliato – Lo Piccolo – e inserito nel libro paga del boss di San Lorenzo. Il rapporto Gregoli-Lo Piccolo sfugge alle regole di Cosa nostra. Segnala una commistione fra famiglie mafiose diverse. Un dato all’attenzione degli investigatori.
I periti attribuirono con certezza la paternità del pizzino a Lo Piccolo. Sua era la grafia in stampatello con cui è stato scritto il biglietto. Lo stipendio di Gregoli era un tema che gli stava particolarmente a cuore che in un precedente pizzino, conservato nella valigetta da cui non si separava mai, Lo Piccolo fissava un promemoria “… mi devo adoperare per fargli aumentare il mensile a Totò il rullo”.