PALERMO – Si era laureato a maggio e aveva davanti ancora tanti sogni da realizzare. La sua vita si è spezzata ieri mattina in seguito ad uno schianto violentissimo in viale Duca degli Abruzzi, l’arteria cittadina che collega piazza Niscemi con la zona di Pallavicino. Antonello Vitale, per tutti coloro che lo conoscevano “Antonio”, è deceduto poco dopo all’ospedale di Villa Sofia, dove i sanitari del 118 l’avevano trasportato in condizioni disperate. Avrebbe compiuto 29 anni a dicembre.
L’impatto tra la sua motocicletta Yamaha ed una Ford Focus, avvenuto all’altezza di fondo Trapani, ha provocato emorragie interne ed un trauma toracico pesantissimo. La donna che era alla guida dell’auto, una palermitana di 27 anni, è invece rimasta illesa. Per poco più di un’ora amici e parenti hanno sperato nel miracolo: il giovane è stato immediatamente trasferito dal pronto soccorso al Trauma center, ma ogni tentativo di strapparlo alla morte si è rivelato inutile. La notizia ha sconvolto i colleghi universitari e quelli della cooperativa sociale Osa, Operatori Sanitari Associati, per la quale il giovane lavorava da alcuni mesi.
“Ci vedevamo ogni giorno – dice Francesca – e ricordo con estremo affetto il suo sorriso, la sua grande disponibilità. Era un ragazzo volenteroso, che non si risparmiava mai e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Convivere con la sua assenza sarà dura, abbiamo il cuore a pezzi”. Antonio si era laureato in Scienze della Attività Motorie e Sportive e si era specializzato per diventare fisioterapista. “Amava lo sport – racconta l’amico Piero – e le attività socialmente utili. Allenava lo Sporting Pallavicino C 5 con immensa passione. Un ragazzo d’oro, con un grande senso del dovere e del lavoro. Ci mancherà tantissimo”.
Sulla dinamica dello schianto gli investigatori dell’Infortunistica sono al lavoro. Sul posto sono stati effettuati i rilievi per risalire alle fasi dell’incidente: in base ad una prima ricostruzione, l’impatto con la macchina sarebbe avvenuto lateralmente, mentre Antonio Vitale percorreva viale Duca degli Abruzzi e l’auto stava per immettersi sulla stessa strada da fondo Trapani. La seconda croce sull’asfalto delle strade palermitane nel giro di 48 ore, dopo l’incidente che è costato la vita a Bartolomeo Mancuso, anche lui viaggiava su uno scooter.
Il ragazzo è rimasto ucciso nello schianto che si è verificato sabato notte, intorno alle 3, in via Sampolo. Per cause ancora da accertare, ha perso il controllo della moto ed è finito contro un’auto in sosta. La polizia municipale che conduce le indagini, dovrà accertare l’eventuale coinvolgimento di un altro mezzo che potrebbe aver fatto sbandare il giovane. Altre due tragedie della strada che fanno lievitare il numero già preoccupante degli incidenti a Palermo. Basti pensare che nel capoluogo siciliano, nel 2016, sono stati in totale 2256, mentre nell’anno precedente erano stati 2105. Una escalation che non si arresta, soprattutto se si considera il numero di quelli mortali. Venticinque, contro i diciotto – tra quelli avvenuti su strade urbane ed extraurbane – del 2015.