PALERMO – Lunga passeggiata di Beppe Grillo a Palermo con un affollato corteo di sostenitori. È stato questo il momento clou del #Palermoday del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali di domenica prossima. Avrebbe dovuto prendere il via stamattina alle 11 da Porta Nuova e chiudersi a piazza Verdi con un piccolo comizio ma così non è stato perché il leader e fondatore del Movimento 5 stelle è arrivato in città, o almeno ha fatto la sua apparizione fra le strade del centro, solo nel pomeriggio e a piazza Verdi si è subito defilato senza rilasciare alcuna dichiarazione alla folla che si era riunita davanti al Teatro Massimo.
È stata comunque una lunga giornata di visite e incontri, in cui anche altri big pentastellati hanno fatto la loro parte per sostenere Cancelleri in vista delle elezioni della settimana prossima. Luigi Di Maio, candidato premier per il Movimento, accompagnato da Giampiero Trizzino, assessore designato all’Ambiente, ha visitato in mattinata prima il porticciolo della Bandita, sulla costa sud della città, e poi ha proseguito il piccolo tour facendo tappa prima a Villa Giulia e poi all’Orto Botanico. “La nostra sarebbe una vittoria contro l’indifferenza – ha detto Di Maio nel corso della sua visita a Palermo – in cui a trionfare sarebbe la partecipazione”. Ma il candidato premier ha parlato anche delle prossime nazionali e della nuova legge elettorale: “Il Rosatellum è una legge che ha portato alla luce una grande ammucchiata ma, nella storia, tutti quelli che si sono fatti la legge elettorale per loro ne sono usciti a pezzi”.
Sono sbarcati a Palermo anche la senatrice Paola Taverna e il deputato Alessandro Di Battista. Quest’ultimo non ha dubbi sul fatto che “il voto siciliano influirà sulle successive elezioni nazionali – ha detto. – Ma noi siamo candidati a vincere nonostante tutto, anche a prescindere dalla nuova legge elettorale. Certo se vinciamo qui avremo il vento in poppa”.
È nel pomeriggio che Beppe Grillo ha dato il via al suo show: dopo le 16 il comico genovese ha prima fatto un giro a bordo dell’ “Eco lapa” insieme a Giancarlo Cancelleri e alla Taverna: “Abbiamo un chauffeur di tutto di rispetto che sta guidando un mezzo elettrico a pedalata assistita – ha detto il candidato presidente siciliano. – Stiamo guardando Palermo da una prospettiva unica; ora andiamo al Genio di Palermo”. Una volta scesi dall’originale mezzo, Grillo ha attraversato a piedi il quartiere Kalsa, è poi passato per i vicoli alle spalle di via Roma e ha attraversato la centralissima via Maqueda, tra selfie, strette di mano e pacche sulle spalle: “Noi non abbiamo avversari – ha detto Beppe Grillo, camminando in centro città – non vedo personaggi che possano essere avversari del Movimento 5 stelle”. “Musumeci – ha aggiunto – è la foglia di fico degli impresentabili. Poi dispiace che ci siano tante persone perbene, dei professionisti che gli vanno dietro. Ma è una foglia di fico”.
Sul voto siciliano il fondatore del Movimento non ha dubbi: “E’ un referendum – ha detto – una linea di separazione. I siciliani decideranno se continuare ad organizzare un mondo che sta scomparendo o un mondo che sta arrivando. Non è un voto politico – continuato – Basta vedere come sono arrivati gli altri, a segnare il territorio come i cani”. Poi, guardandosi attorno, immerso anche oggi, come ieri a Catania, in un bagno di folla, Grillo ha detto a Cancelleri: “Forse possiamo davvero cambiare qualcosa. Sono tutti qua per te”.
La passeggiata si doveva concludere con un piccolo comizio di Grillo, Cancelleri, Di Maio e Di Battista a piazza Verdi, ma alla fine i primi tre si sono separati, incamminandosi velocemente ognuno in direzioni diverse, Di Battista, giunto ai piedi del teatro Massimo, invece è rimasto con gli attivisti fino alle 20. Delusi a metà i tanti sostenitori e giornalisti giunti sul posto. Recupereranno l’occasione persa certamente nel corso del grande evento in corso di organizzazione che dovrebbe svolgersi venerdì 3 novembre, di nuovo qui a Palermo, per la chiusura definitiva della campagna elettorale.
