PALERMO – Il senatore dem Davide Faraone che lancia l’allarme sicurezza su nave Diciotti, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che getta acqua sul fuoco e rinnova le critiche di stampo salviniano all’Unione europea e il duello ‘social’ tutto interno al Consiglio di presidenza dell’Ars tra Gianfranco Miccichè e Giancarlo Cancelleri. I 150 migranti a bordo dell’unità della guardia costiera, che da giorni attendono di conoscere il loro destino, finiscono così nel tritacarne della politica, con il presidente di Sala d’Ercole che alla fine finisce col dare corpo al sospetto che tra il Carroccio e i pentastellati esista “un accordo politico” anche in Sicilia.
E’ il post di giovedì sera a firma di Miccichè, con cui il presidente dell’Ars apostrofava come “stronzo” il ministro degli Interni per la linea dura sui migranti lasciati “in balìa di malattie e stenti sulla Diciotti” e che viene condiviso da Faraone, a innescare la reazione di Cancelleri sempre via social: “Vedere quelli del Pd condividere il pensiero di Gianfranco Micciché sulla nave Diciotti dice tutto su come questa regione sia governata dalla stessa ‘pasta cchi sardi’ di sempre”. Il leader dei grillini nell’Isola prende in prestito una frase tipica del dialetto siciliano per additare quella che a suo modo di vedere è la strana alleanza tra Forza Italia e dem: “Insomma – rincara – a leggere quelle parole sembra che Forza Italia abbia superato il Pd a sinistra”. La controreplica del presidente dell’Ars non si fa attendere con un nuovo post che mette in luce il silenzio dei grillini di Sicilia sulla vicenda Diciotti: “Cancelleri pare sia stupito del fatto che molti cittadini condividano con me l’indignazione e la preoccupazione su quanto sta accadendo a bordo della Diciotti – scrive Miccichè -. Lo preoccupa il fatto che siano d’accordo con me anche le persone che non mi hanno votato”, prosegue rivolgendosi poi al vicepresidente di Sala d’Ercole: “Ti svelo un segreto, Giancarlo, non serve un’appartenenza politica per avere cuore. Di contro, io mi stupisco del tuo assordante silenzio sulla vicenda e di quello degli esponenti del M5s”. E ancora: “Toglimi una curiosità, Giancarlo, è nell’accordo di governo con la Lega quello di fregarsene dei poveracci o è solo opportunismo politico?”. Al grillino risponde anche Faraone in un commento al post: “Il problema non è che io condivida con Miccichè che Salvini sia stronzo, il problema è che non lo condivida tu, ormai neo leghista”, è il messaggio del senatore Pd. Contro Cancelleri anche Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Pd e Antonio Rubino, dei Partigiani Dem. “Bravo Miccichè. Ma leggere Cancelleri che accusa forza Italia di essere più a sinistra del PD la dice lunga sulla amoralità dei 5 stelle. Altro che nuova sinistra sono solo opportunisti senza valori”, ha scritto su Twitter Cracolici. “Cancelleri non è degno di sedere al Parlamento siciliano – dice Rubino -. Nel momento in cui il Ministro dell’Interno tiene in ostaggio 150 persone sulla nave Diciotti, non trova di meglio da fare che insultare il Pd. Abbia, semplicemente, il pudore del silenzio. Ci sono 150 persone abbandonate su una nave in balia dei capricci e del cinismo di Salvini e Di Maio – prosegue -. Capisco l’imbarazzo di Cancelleri, che non potendo attaccare Salvini prova a sporcare gli avversari, ma se ne faccia una ragione: il suo silenzio non lo rende degno di sedere nel Parlamento più antico d’Europa”.
Lo scontro si consuma nelle stesse ore in cui Faraone lancia l’allarme sulle “tensioni” che si sarebbero registrate a bordo della nave. Il senatore del Pd avverte di uno sciopero della fame che sarebbe stato iniziato dai migranti, giunti al quarto giorno di attesa al porto etneo, e della sospensione delle visite a causa del clima a bordo, ma dopo qualche ora aggiorna sullo stato delle cose: “Situazione tornata alla normalità, dalle 15 riprendono le visite a bordo”. Gli allarmi del mattino cozzavano con quanto sostenuto dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, uno degli uomini più vicini al governatore Nello Musumeci: “Senza alcun clamore, come dovrebbe agire chiunque non ami strumentalizzare fatti e circostanza a fini politici, ieri mattina ho sentito il responsabile siciliano Usmaf, Claudio Pulvirenti, e da lui ho appreso della sostanziale sicurezza sanitaria sulla nave Diciotti, dove operano in convenzione con la Guardia Costiera i medici del Cisom-Ordine di Malta”, è il quadro descritto da Razza sulla propria pagina Facebook. “Da parte dei sanitari – ancora – abbiamo avuto ampie rassicurazioni sullo stato di salute dei migranti e ho dato incarico al direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, di essere a disposizione dell’apparato sanitario che sta operando in loco, se serve anche mediante la fornitura di medicinali”.
Da Razza poi l’assist a Salvini: “Non tocca a me valutare l’enorme insensibilità con cui l’Europa ritiene di dover affrontare la tragedia delle migrazioni, caricandola sul nostro Stato – sostiene -. Possiamo solo sperare che qualcuno, finalmente, si svegli a Bruxelles”. A sostegno della tesi dell’assessore anche le parole del comandante della Diciotti, Massimo Kothmeir, che in una intervista a ‘La Verità’ spiega: “Le condizioni sono più che soddisfacenti, tant’è che ci è stata concessa la cosiddetta libera pratica sanitaria”. Nella polemica si tuffa anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, da sempre critico nei confronti della linea adottata dall’esecutivo sui migranti: “Lo aveva profetizzato Casaleggio e lo mettono in pratica Di Maio e Salvini – afferma -. In Italia si sta ormai applicando il ‘Piano di rinascita telematica’ nel quale il Parlamento, le Istituzioni, in buona sostanza la Democrazia non servono più. Da ora si governa a colpi di tweet e dirette Facebook”. Il riferimento è all’assenza di un provvedimento formale, già evidenziata ieri dal deputato di Più Europa Riccardo Magi, che impedisca lo sbarco dei migranti: “Se da giorni il ministro degli Interni senza alcun provvedimento formale – evidenzia Orlando – ma semplicemente con una diretta Facebook ha posto in detenzione quasi duecento fra militari italiani e migranti a bordo della Diciotti, il suo omologo Di Maio annuncia l’uscita dell’Italia dalla Ue con un tweet. Con i Cinque Stelle e la Lega, l’Italia – sostiene il sindaco di Palermo – è sempre più la Repubblica dei Tweet, una Repubblica nella quale il governo è artefice della costante violazione della Costituzione, della mortificazione della distinzione fra poteri e del ruolo delle istituzioni”.