PALERMO – Un maxi progetto per portare in ogni punto della Sicilia la connessione internet veloce. Nel 2018 sono partiti 106 milioni di euro di investimenti per la banda ultralarga. E’ solo la prima “fetta” dell’investimento totale previsto per l’Agenda digitale siciliana. Il progetto complessivo, infatti, è del valore di 342 milioni di euro e punta a portare in tutto il territorio regionale la rete veloce. Ad occuparsene è Open Fiber (OF), società costituita da Enel e Cassa Depositi e Prestiti nel dicembre 2015 che si è aggiudicata la gara bandita da Infratel, società in-house del ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di realizzare l’installazione, la fornitura e l’esercizio di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica su tutto il territorio nazionale.
Stamattina in occasione del “Digital day”, una giornata di incontri e tavoli tematici per ragionare sugli investimenti digitali in Sicilia, si è fatto il punto della situazione e sono stati diffusi i primi dati ufficiali. In quattro comuni gli investimenti sono già completati, in altri 62 i cantieri sono in corso mentre in altri 26 i lavori inizieranno entro il mese di novembre 2018. I cantieri per installare la fibra così arriveranno ad Agrigento, Marsala, Lampedusa e Linosa, Ragusa, Belpasso, Ispica, Scicli, Sciacca, Castiglione di Sicilia, Sant’Angelo di Brolo, Patti, Montalbano Elicona, Giarre, Collesano, Falcone, Sutera, Roccalumera, Santo Stefano di Camastra, Ucria, Nizza si Sicilia, Castel di Sicilia, Pollina, Piedimonte Etneo, Alessandria della Rocca, Ustica e Salaparuta. Gli investimenti per la sola banda ultra larga valgono 265 milioni di euro e raggiungeranno nei prossimi anni tutti o comuni della Sicilia.
Ma l’agenda digitale consta anche di altri investimenti. È già partita la costruzione del Data Center per raccogliere i server di tutte le pubbliche amministrazioni regionali e locali che costerà 25 milioni. Poi, saranno realizzate delle azioni per offrire nuovi servizi digitali come lo sportello digitale del cittadino per cui la Regione ha stanziato un milione e mezzo, la digitalizzazione del patrimonio museale dal valore di due milioni circa e il nuovo portale per la trasparenza e la pubblicazione dei dati pubblici che costerà 1,6 milioni. Infine, un investimento di circa 3 milioni riguarderà il settore della sanità con la creazione del Centro unico di prenotazione e del fascicolo sanitario elettronico.
“La strategia digitale – ha spiegato l’assessore all’Economia Gaetano Armao – costituisce una grande opportunità per la proiezione strategica della Sicilia, delle imprese, delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini. Trovata a zero la spesa di una versione dell’Azienda digitale subito rivista ed ampliata, da quest’anno siamo polo strategico nazionale, è iniziata la realizzazione di un grande Data Center a Palermo e nel 2020 completeremo la rete diventando l’area più digitalizzata del Mediterraneo, una grande opportunità per imprese, giovani ed anziani siciliani”. Poi Armao ricorda l’impegno del governo per le isole minori. “Nei piccoli centri delle isole minori dobbiamo riconoscere la cittadinanza digitale allo stesso modo in cui questa
“La realizzazione – afferma Bernadette Grasso, assessore regionale agli enti locali – della banda larga consente ai comuni di realizzare strategie di sviluppo territoriale. La Sicilia è fra le ultime regioni d’Italia per infrastrutture ma l’agenda digitale vuol dire connessione fra le pubbliche amministrazioni, Regione ed Enti Locali, e fra cittadini e pubbliche amministrazioni con la possibilità di servizi migliori”. E quanto ai ritardi autorizzativi l’assessore agli Enti locali tranquillizza. “L’assessorato all’economia emanerà una circolare per fissare i tempi per la realizzazione dei lavori nei Comuni, certamente se sarà necessario sollecitare i Comuni il mio assessorato interverrà per farlo”.