PALERMO – L’apertura degli uffici comunali di Palermo, durante le feste di Natale, adesso è a rischio. A lanciare l’allarme sono i sindacati Asia e Uil-Trasporti, per bocca del segretario Salvo Barone: “La Reset ha obbligato i propri dipendenti a usufruire delle cosiddette festività soppresse a seguito del non idoneo adeguamento del capitolo di bilancio del Comune di Palermo – spiega Barone – Cosa che obbliga il dipendente a usufruire di ulteriori quattro giornate di ferie che mettono seriamente a rischio l’apertura durante il mese di dicembre anche degli uffici comunali, ad esempio delle circoscrizioni in cui insistono sono sportelli Inps, e tutta una serie di servizi offerti al cittadino potrebbero venire meno”.
La Reset infatti ha ottenuto meno soldi del previsto da Palazzo delle Aquile e, per contenere le perdite, avrebbe deciso di non pagare le festività soppresse (quasi 200 euro a dipendente) preferendo concedere giorni di ferie. “Da mesi sottolineiamo la necessità di non far fruire le festività soppresse obbligatoriamente ai dipendenti e conseguentemente di retribuirli affinché da un lato si mantengano i servizi e, dall’altro, si riconosca un minimo di indennità a questi dipendenti che vivono ancora come lavoratori di serie B fra quelli delle partecipate – continua Barone – Nel mese di dicembre avremo ferie obbligatori, permessi Rol e festività soppresse tutti insieme: così si mettono seriamente a rischio l’apertura e la continuazione dei servizi resi al cittadino. Chiediamo al sindaco di intervenire immediatamente nei confronti di Reset affinché si revochi la programmazione delle festività soppresse per continuare a mantenere i servizi essenziali alla città da un lato e di riconoscere un paio di centinaia di euro a ogni dipendente”.