PALERMO – Palermo si prepara a vivere un altro Natale in piena emergenza rifiuti. Da giorni, infatti, la raccolta dell’immondizia va a rilento in tutta la città, con alcune zone come Bonagia, Falsomiele, Borgo Nuovo e Uditore particolarmente colpite dai ritardi: basta fare due passi a piedi per vedere cassonetti stralcomi e sacchetti che invadono le strade.
La situazione è ormai al collasso, tanto che il sindaco Leoluca Orlando ha convocato per domani una riunione con il Segretario generale, il vicesindaco Sergio Marino, l’amministratore di Rap Giuseppe Norata e il dirigente del settore Partecipate: “È evidente che, ai ritardi nei trasferimenti da parte del Comune, che determinano giuste preoccupazioni dei lavoratori, si aggiunge una organizzazione aziendale che va probabilmente rivista – dice il primo cittadino – Così come va rivisto il ruolo dei lavoratori che devono comprendere la delicatezza del proprio compito, ma anche quanto delicati siano gli equilibri. Sono certo che nessuno, soprattutto i lavoratori, vogliono tornare indietro a un tempo in cui l’assenza di solidità aziendale era un rischio per tutti”.
Un’emergenza in parte annunciata e che, secondo quanto riportato dall’Ansa, sta provocando numerosi disagi: in alcune vie di Villagrazia l’immondizia sarebbe talmente tanta da impedire il passaggio anche ai pedoni, mentre a Bonagia avrebbe addirittura sommerso alcune auto parcheggiate; i vigili del fuoco avrebbero spento alcuni roghi accesi dai residenti in via Villagrazia, via Falsomiele, via Gustavo Roccella, via Messina Montagne, via Alberto Verdinois, via della Giraffa e via Pier Luigi Deodato.
Ma come ha fatto la città a ritrovarsi in piena emergenza quasi a ridosso delle feste? Le cause sono diverse ma, messe insieme, hanno creato un mix micidiale: da un lato i compattatori sono vecchi e richiedono continue manutenzioni, con le officine che ancora attendono il pagamento delle fatture; dall’altro il Comune non è riuscito a garantire alla Rap le somme per pagare in tempo le tredicesime che, salvo ulteriori intoppi, dovrebbero arrivare solo domani mattina, anche se la tensione è alle stelle. Un ritardo nella raccolta che giorno dopo giorno si fa sempre più grande e che ormai è impossibile recuperare prima del Natale, con la città che sarà costretta a brindare con le strade ricolme di rifiuti.
“Il problema è anche il contratto di servizio – spiega Dionisio Giordano, segretario generale della Fit Cisl Sicilia – La domenica sono previsti solo 10 compattatori come se fossimo a Bolzano, ma i palermitani gettano l’immondizia di domenica e nei festivi con regolarità. Grazie a un accordo sindacale la domenica si passo da 10 a 35 compattatori, triplicando le squadre in servizio e arrivando a 150 unità, ma non basta: si tratta di una situazione nota, ma per la quale non si prendono provvedimenti”. In realtà Palazzo delle Aquile ha già deciso di rivedere il contratto di servizio che, al momento, non comprende né i costi del Tmb di Bellolampo, né i nuovi step della differenziata porta a porta, anche se l’iter si annuncia lungo e complesso. “Il contratto non rispecchia le esigenze della città e dell’azienda – continua Giordano – Al di là delle tredicesime, c’è un problema tecnico innegabile: il contratto e il piano industriale sono inadeguati a soddisfare le esigenze di una città e di un’azienda con carenze di personale, di mezzi e di impianti e il risultato è la mortificazione dei lavoratori e di tutta Palermo”.
Dal momento che la domenica ci sono meno compattatori in servizio, è ormai fisiologico che il ritardo si recuperi nei primi due giorni della settimana successiva: una situazione ormai cristallizzata, ma che si è drammaticamente complicata per il ritardo delle tredicesime e per i mancati pagamenti alle officine. “Le sofferenze sono su tutta la città – ammette l’amministratore unico di Rap, Giuseppe Norata – L’unica zona in cui stiamo rientrando a regime è nel servizio di porta a porta. Per quanto riguarda i mezzi, la maggior parte sono stati riconsegnati e sono sufficienti per coprire gli itinerari, abbiamo chiesto un sacrificio ai manutentori che, anche se non sono stati pagati, ci sono venuti incontro. L’ordinario può essere assicurato, per lo straordinario i tempi sono più lunghi”.
Già, perché il problema adesso è proprio l’arretrato. “Per mezza giornata di disservizio, servono due o tre giorni per recuperare – dice ancora Norata – e siamo già da tempo in sofferenza. Per quanto riguarda i mezzi, le anomalie possono essere superate spesso dalla buona volontà del lavoratore”. Il problema è che, al momento, i lavoratori sono sul piede di guerra: domattina si saprà se Monte dei Paschi di Siena riuscirà a pagare in tempo le tredicesime, dopo il pasticcio del Comune che ha inviato al proprio tesoriere un’indicazione sbagliata dovendo ricominciare l’iter da capo. “Il contratto dice che tra Natale e Santo Stefano, nelle due giornate messe insieme, debba essere in servizio il 50% della forza lavoro – spiega Giordano – Grazie all’accordo firmato qualche giorno fa, saranno molti di più: il 50% il 25 dicembre e quasi tutti il 26 dicembre. Ma questo basterà solo per l’ordinario”.
Insomma, per le feste Palermo dovrà convivere con i rifiuti per strada e anche con qualche cartello ‘fuori posto’. Già, perché in alcuni condomini un’impresa di pulizie ha affisso un avviso secondo cui “per tutte le festività (Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania) il servizio di raccolta differenziata non sarà effettuato, in quanto Rap non effettua alcun ritiro”. “Una notizia totalmente falsa – la bolla Norata – La Rap effettuerà il servizio, così come previsto dal contratto: stiamo pensando di denunciare alle forze dell’ordine chi diffonde notizie destituite di fondamento”.
“La città è sommersa dai rifiuti – attacca il consigliere M5s Antonio Randazzo – Babbo Natale sta arrivando e troverà una città nel degrado e nella sporcizia e lo spettro di un’azienda che rischia una ‘Amia bis’. Solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Rap e alle loro famiglie per il disagio che stanno affrontando in questo ultimo scorcio di anno con grande senso di responsabilità. I conti in rosso, la raccolta differenziata che non decolla e non funziona, un parco mezzi obsoleto, un’intera città resa una porcilaia e servizi come lo spazzamento e la manutenzione strade assenti o inadeguati e per finire una totale assenza di controlli da parte dell’amministrazione per contrastare fenomeni di abbandoni di rifiuti e discariche abusive. Il sindaco e l’amministratore unico della Rap , ognuno per le rispettive competenze, si assumano le responsabilità del fallimento della gestione rifiuti e rassegnino le loro dimissioni”.
“Vedere la città in queste condizioni è inconcepibile – dice Andrea Mineo di Forza Italia – Come sempre pare che, per via di tutta una serie di circostanze, la Rap non sia in condizione di assicurare un servizio decente di raccolta dei rifiuti. È giunto il momento che il rapporto fra il comune e le sue società partecipate subisca una profonda revisione seguendo due linee guida: efficienza e taglio delle spese superflue”.