Terremoto, il dolore degli sfollati | "Aiutateci, abbiamo perso tutto" - Live Sicilia

Terremoto, il dolore degli sfollati | “Aiutateci, abbiamo perso tutto”

I paesi che sembrano bombardati. L'arrivo di Salvini e Di Maio: le comunità dell'Etna chiedono aiuto.

CATANIA, LE STORIE
di
2 min di lettura

CATANIA – Sulla piazza di Fleri, frazione di Zafferana devastata dal terremoto di ieri notte, c’è ancora il ceppo di Natale acceso. Giusy non ha più lacrime per piangere, ma stringe forte i suoi figli, sono stati estratti da letto, schiacciati dai mobili, ma stanno bene.

La sua casa si trova proprio accanto alla chiesa simbolo dell’ultimo sisma, che ha sollevato l’asfalto di 12 centimetri, spezzando la pietra lavica, sbriciolando pilastri e case. Ma senza fare vittime. Per questo i residenti gridano al miracolo e passano davanti alla Chiesa madre facendo il segno della croce. Più volte. C’è una targa sulla facciata che ricorda come, proprio dietro quel portone, siano state custodite le reliquie di Sant’Agata, la Patrona di Catania, durante la seconda guerra mondiale.

Le pareti della casa di Giusy sono letteralmente scoppiate, il tetto si è accasciato e il frutto dei sacrifici di una vita è letteralmente sbriciolato. Madre, figli e marito allungano la lista dei 600 sfollati del terremoto. Molti hanno continuato a dormire in macchina anche stanotte, chi può è stato ospitato da un amico o parente.

IL TERREMOTO – Magnitudo 4.8, poco dopo le 3 di notte. Fleri si trova in una delle zone ad altissimo rischio sismico alle falde dell’Etna. Il vulcano ha scaricato la sua energia con oltre 100 scosse, l’ultima, di ieri notte, ha fatto ripiombare la provincia di Catania in quel lontano 1984, quando Fleri fu praticamente rasa al suolo, ma poi ricostruita.

L’EPICENTRO – Il sisma anche questa volta non ha lasciato scampo. La via Giuseppe Mangano, epicentro del terremoto, è tagliata in due dalle pareti di una delle sue case storiche, costruite pietra su pietra, con “intoste” di oltre 50 chili che sono finite anche a tre metri di distanza, come la facciata di un’altra villetta, con le pareti in blocchi di tufo e la facciata letteralmente ribaltata. In questa strada hanno dormito tutti in macchina, un anziano è stato estratto dal letto sommerso di blocchi edili. Sembra bombardata via Mangano, poco più sopra gli uomini della Protezione Civile hanno lavorato diverse ore per bloccare le fughe di gas, le tubazioni sono state spezzate dal sisma. Come anche i marciapiedi, con le basole di pietra lavica, sollevate di diversi centimetri.

L’APPELLO – Giusy e sua madre si stringono, insieme a loro c’è Piero, disoccupato. “Chiediamo aiuto alle istituzioni, abbiamo perso tutto, non ignorateci”. Oggi arriveranno i vicepresidenti del consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini, gli sfollati di Fleri chiedono aiuto.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI