PALERMO – Scatta il licenziamento di 51 operatori sanitari che lavorano nella sede palermitana dell’Irccs Centro neurolesi Bonino Pulejo. Si tratta di dipendenti di una società di servizi, la Pfe, che si occupano di assistenza infermieristica, supporto sanitario e svolgono la mansione di fattorino. La Pfe ha comunicato di dover licenziare i 51 lavoratori del centro di riabilitazione perché il servizio svolto cesserà il 31 marzo prossimo, in attesa di completare procedure concorsuali del personale sanitario occorrente l’appalto. In sostanza il servizio sarà progressivamente internalizzato o almeno così sembra. Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, ha ricevuto la comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo, ha scritto all’assessorato regionale alla Salute e alla commissione Lavoro all’Ars per chiedere un incontro urgente. “Il personale impiegato è altamente specializzato – spiega Flauto – e riteniamo che qualsiasi decisione in merito alla eventuale internalizzazione debba tenere conto di questi addetti impiegati ormai da tempo, anche in considerazione del fatto che allo stato attuale non ci risulta che l’organico del centro neurolesi sia in esubero. Pertanto si ritiene che probabilmente la struttura sanitaria vorrà procedere a nuove assunzioni attraverso un bando pubblico e non si comprende la celerità con cui si sta affrontando questa vicenda posto che qualora l’ospedale dovesse procedere a nuove assunzioni attraverso un bando pubblico si dovrà tenere conto dei tempi tecnici burocratici per la definizione dell’iter.
In ogni caso, considerato che il Bonino Pulejo ufficiosamente sembra stia informalmente rassicurando i lavoratori circa la loro garanzia attraverso una non ben identificata procedura, cosa che ci fa immensamente piacere, riteniamo che tutto ciò debba passare da un tavolo sindacale al quale partecipino tutti i soggetti preposti. Per questo abbiamo chiesto alla commissione Lavoro all’Ars , all’assessorato e anche al dirigente sanitario di convocare i sindacati e la società Pfe al fine di chiarire ufficialmente quali sono le garanzie che l’ente pubblico intende riconoscere ai 51 lavoratori già inseriti nella procedura di licenziamento collettivo”.
Quindi Flauto ribadisce la richiesta “a tutti i soggetti coinvolti di intervenire al fine di fare chiarezza sul futuro occupazionale di questi lavoratori e soprattutto di capire come il Bonino Pulejo intenda garantire l’espletamento dei servizi oggi svolti dalla Pfe dopo il 31 marzo, data in cui l’ospedale intende far cessare l’appalto. Si tratta di una questione di trasparenza degli atti amministrativi ed è dunque doveroso l’intervento della Regione siciliana anche attraverso il suo assessorato competente”.