ENNA – “Sono pronta anche a mettermi in ginocchio e chiederti perdono”. L’ultima supplica di Loredana Calì, però, non è servita. Filippo Marraro ha ucciso la sua ex convivente, senza pietà: “È troppo tardi, io ti ammazzo”. E ha sparato. A pochi metri di distanza, dritto al cuore. La donna si è accasciata. “Avevo il dubbio che non fosse morta e allora ho sparato un altro colpo”, ha detto ieri ai carabinieri di Catenanuova. Ha parlato agli investigatori con una lucidità da far raggelare il sangue. Come se stesse raccontando la storia di qualcun altro. Ed invece è stato lui a costituirsi raccontando ai carabinieri ciò che aveva fatto: il femminicidio che ieri mattina ha scosso il piccolo centro ennese.
Ieri mattina Filippo, titolare di un autolavaggio, è andato a casa dell’ex suocera. Sapeva che intorno alle 8 Loredana sarebbe uscita per andare al lavoro. Appena l’ha vista si è avvicinato con la macchina, ha puntato la pistola e l’ha costretta a salire. La donna si è messa alla guida. Poi si sono fermati. E sarebbero iniziate le recriminazioni di alcune chat e foto scoperte dal cellulare che quindici giorni prima le aveva rubato. Quando si è introdotto in casa spaccando un vetro, vedendola con un’altra persona. I due, dopo una convivenza di diversi anni, si erano definitivamente lasciati lo scorso agosto. Ma a quanto pare Filippo non avrebbe mai accettato la fine del loro rapporto sentimentale, da cui erano nati due figli.
La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta. Il fascicolo è affidato ai pm Orazio Longo e Daniela Rapisarda. “Chiederemo una perizia psichiatrica”, annuncia il difensore di Marraro, l’avvocato catanese Maria Fallico. L’assassino soffrirebbe di depressione, ma da tempo avrebbe smesso di prendere psicofarmaci. L’uomo però avrebbe agito con estrema lucidità. Quella di ieri mattina è stata una vendetta di sangue. Filippo si è svegliato con l’intenzione di uccidere. Di ucciderla. “Ho guardato quelle foto e quelle chat tutta la notte”, ha raccontato agli inquirenti. Il 51enne si è alzato presto, ha preso il revolver (chi lo ha visto dice che è un’arma molto vecchia) che deteneva illegalmente e con la macchina è andato sotto casa della mamma di Loredana, nelle campagne di Catenanuova. E poi l’ha ammazzata. Due colpi dritti al cuore.
Marraro non ha mai avuto intenzione di scappare. Dopo aver ammazzato Loredana è andato alla stazione dei carabinieri ma ha trovato la caserma chiusa. E allora ha iniziato a tempestare amici e parenti di messaggi (anche tramite whatsapp): “Ho ucciso mia moglie, quindi non ci vedremo più”. Poi ha chiamato il 112. E allora è arrivata la pattuglia a prenderlo. Infine, la confessione choc.