È stato fermato M’Hamed Chamekh, il marocchino di 41 anni che avrebbe ucciso l’ex fidanzata 32enne Atika Gharib. I resti della donna sono stati trovati carbonizzati. La macabra scoperta al 21 della via Provinciale di Castello d’Argile, nella campagna bolognese.
Chamekh è stato trovato a Ventimiglia, in provincia di Imperia, mentre stava cercando di arrivare in Francia; a intercettarlo è stata la Polfer, ma sulle sue tracce si c’erano già anche i carabinieri. Le accuse sarebbero di omicidio e distruzione di cadavere. A tradirlo una telefonata-confessione a un familiare, che ha portato al ritrovamento del corpo. Quando i militari hanno raggiunto il casolare, questo si presentava ormai quasi completamente devastato dalle fiamme.
Una storia turbolenta, terminata fra accuse e denunce, che Chamekh non avrebbe mai considerato realmente conclusa. Pare che ormai l’uomo vivesse proprio nel casolare, come testimonierebbe l’allaccio elettrico abusivo rinvenuto nell’edificio. Motivo per cui l‘incendio, scoppiato nella notte tra domenica e lunedì, in un primo momento era stato imputato a un problema dell’impianto elettrico.